Question time non discusso, Rini: “Fatto della mia sfera privata”

"La cosa più grave, però, è data dal fatto che in questo modo si sia coinvolta una terza persona (il mio ex marito) che vede messa in discussione pubblicamente la sua professionalità, onestà e onorabilità" sottolinea l'Assessore.
Politica

"Sono fermamente convinta – così come i miei colleghi dell'Union Valdotaine – che tale discussione non dovesse nemmeno approdare in Consiglio regionale poiché relativa esclusivamente a un fatto della mia sfera privata". L'Assessore regionale alla Cultura, Emily Rini interviene sulla mancata discussione, questa mattina, del question time presentato dal Galletto. 

"La cosa più grave, però, è data dal fatto che in questo modo si sia coinvolta una terza persona (il mio ex marito) che vede messa in discussione pubblicamente la sua professionalità, onestà e onorabilità che nulla hanno a che fare con il legittimo dibattito politico. – prosegue l'Assessore –  Credo che le valdostane e i valdostani meritino che nell'aula del Consiglio approdino temi non solo più importanti, ma che attengano unicamente alla sfera pubblica. Fa specie che a sollevare tale questione (palesemente pretestuosa) sia proprio il gruppo Alpe, che parla di censura, senza però precisare che, se non si vuole strumentalizzare politicamente in modo pretestuoso un fatto personale, in uno stato di diritto l'unica deputata a fugare ogni dubbio è la magistratura".

Rini punta il dito, quindi, contro i consiglieri Certan, Morelli e Chatrian. "Sarebbe stato invece certamente più opportuno che avessero relazionato all'aula quando, ai tempi, furono ascoltati a loro volta in Procura in qualità di indagati per finanziamento illecito ai partiti. Quello sì fatto di interesse pubblico, a maggior ragione se si considera che i consiglieri Morelli e Chatrian hanno a loro carico una sentenza di condanna in appello per fatti che riguardano un non corretto utilizzo di denaro pubblico".

Infine l'Assessore conferma di essere stata sentita in Procura nei mesi scorsi. "Sono stata sentita a sommarie informazioni come persona informata sui fatti nel mese di luglio 2017 in relazione a un procedimento che non ha ad oggetto la vicenda in questione, presso la Procura della Repubblica di Aosta. In relazione alla mia deposizione, mi vedo ovviamente impossibilitata a riferirne i contenuti in quanto su di essi vige il segreto istruttorio. Proprio per il totale rispetto che nutro verso l'operato della magistratura, non ho mai riferito nulla in merito alla questione. L'unico dato certo che posso riferire è che, come ha confermato la stessa Procura di Aosta ai media, io non sono indagata". 

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