Sul tavolo del Parlamento Ue, un’interrogazione sul francese in Valle, ritenuto “discriminante”

A sottoscriverla, Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova eletto a Strasburgo nella lista di Alternativa Sociale con Alessandra Mussolini. Obiettivo "sollecitare il Governo italiano a rivedere lo Statuto valdostano"
Giancarlo Borluzzi
Politica

Il francese, quello insegnato nelle scuole valdostane  e quello che sbarra l’ingresso alla pubblica amministrazione, entra in un’interrogazione al Parlamento europeo promossa da Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova eletto a Strasburgo nella lista di Alternativa Sociale con Alessandra Mussolini. La lingua di Molière sarebbe colpevole secondo Fiore di discriminare la maggioranza di valdostani non autoctoni.

L’interrogazione depositata, ha l’obiettivo, come si legge nel documento “di sollecitare il Governo italiano a documentarsi sull’effettiva situazione valdostana per giungere a un nuovo Statuto regionale della Valle d’Aosta che contempli quella libertà di scelta linguistica che nulla toglie a nessuno, ma elimina la discriminazione”.

Aggiunge inoltre, in una nota, Giancarlo Borluzzi, coordinatore regionale del movimento “Vista la concomitanza temporale , l’azione a Strasburgo va considerata una doverosa risposta  all’inaccettabile messaggio di Augusto Rollandin in occasione della cosiddetta festa della regione, invenzione unionista“.

 

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