In un paese di montagna, come la Valle d’Aosta, le performance che ti aspetti sono legate agli sport invernali, a qualcosa che abbia a che fare con la neve e la stagione che, nell’immaginario collettivo, più rappresenta una regione alpina. Emerge sempre più, però, un’altra realtà nella quale i valdostani stanno facendo mostra di loro, in Italia come all’estero: la danza.
Tra queste giovani eccellenze c’è Leonardo Sinopoli, classe 1998, dal 30 novembre scorso in tournée italiana con “La Bella Addormentata”, spettacolo con la regia e la coreografia di Diego Tortelli, tra i ballerini scelti all’interno della Compagnia Junior balletto di Toscana, la sezione giovanile della Scuola di Balletto di Toscana diretta dalla fiorentina Cristina Bozzolini, che in carriera ha calcato i palchi di tutto il mondo danzando assieme ad interpreti del calibro di Nureyev, Barishnikov, Godunov, Bortoluzzi, Vassiliev, Russillo e Amodio.
E proprio la Preside Bozzolini ha scelto il giovane Sinopoli, tre anni fa durante un’audizione tenuta nella sua Scuola, con il valdostano che è riuscito ad accedervi vincendo oltretutto una borsa di studio. Ora il 19enne valdostano, uno dei più giovani della sua Compagnia, è stato scritturato e fino a fine aprile sarà in tournée con “La Bella Addormentata”.
L’esordio – in anteprima il 30 novembre – è stato un battesimo importante al Teatro comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, per un tour che in questi giorni toccherà Brescia (questa sera), e soprattutto il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze per ben 4 date (giovedì 7, un doppio spettacolo sabato 9 e domenica 10 dicembre), per proseguire per altre 23 date che toccheranno grossomodo i teatri di tutto il centro-nord Italia.
Un’escalation che del sorprendente per Leonardo, il cui ingresso nel mondo della danza in realtà è arrivato relativamente “tardi”, a 13 anni, attraverso l’Ecole et Conservatoire de Danse di Ellada Mex. Da qui un percorso fatto di allenamento e sudore passando per la partecipazione al Grand-prix di Losanna ed uno stage alla mitologica Opéra National di Parigi. E con un futuro, in realtà, ancora tutto da costruire.