Dovranno aspettare con ogni probabilità il mese di aprile i 51 lavoratori del Casinò di Saint-Vincent per vedere perfezionato il proprio prepensionamento. Con una lettera inviata lo scorso 30 gennaio la Casa da gioco di Saint-Vincent li ha informati di non aver ancora ricevuto dalle banche la fidejussione prevista dalla legge 92/2012. "Tuttavia il procedimento con l'Inps è a tutt'oggi aperto e la società si sta fattivamente operando con il predetto sistema bancario" per ottenerla.
I vertici del Casinò fanno, quindi, sapere che "si tenderà ad avere il rilascio della fidejuissione entro il 15 aprile 2018" e invitano i lavoratori "a non assumere iniziative ostative al perfezionamento di quanto previsto dal verbale di conciliazione" così " da permetterle l'accesso al trattamento di iso pensione". In particolare un eventuale rientro in azienda farebbe venire meno il diritto del lavoratore al prepensionamento.
I 51 lavoratori sono a casa dal 30 novembre scorso e avrebbero dovuto accedere all'iso pensione da fine gennaio.
"E' l'ennesima dimostrazione che le cose non stanno andando come ci si aspettava" sottolinea Claudio Albertinelli del Savt. Sindacati, azienda si erano incontrati l'ultima volta assieme alla proprietà il 26 gennaio scorso. Durante la riunione era emersa l'ipotesi di ipotecare alcuni immobili non strategici a garanzia dei 15 milioni di euro promessi dagli istituti di credito. "Siamo in attesa di avere delle risposte. – aggiunge Albertinelli – Siamo fortemente preoccupati per la continuità aziendale".
A dirsi preoccupato è anche l'Ugl. "La situazione di oggi è il risultato di una mala gestione degli ultimi dieci anni, ripartire e ricostruire, in un'Azienda, che era completamente destrutturata, è opera complessa e difficile. – evidenzia il segretario Walter Zampa – Il sindacato resta attento e segue in maniera più attenta possibile l’evolversi di una situazione che attualmente ci vede ancora “in balia delle onde”. Anche la situazione politica, con due appuntamenti importanti, non agevola ed aiuta sicuramente la ripresa di un Azienda, che deve tornare ad essere autonoma e redditizia per tutta la regione".
