Dopo 23 anni di attesa è tornata la gara storica che ha, di fatto, dato vita allo skyrunning come disciplina competitiva, e lo ha fatto parlando valdostano. La Monte Rosa SkyMarathon, a 25 anni esatti dalla sua prima volta, ha infatti incoronato la coppia composta da Franco Collé e William Boffelli, che sabato 23 giugno sono stati i più veloci di tutti i circa 350 partecipanti.
La “gara più alta d’Europa” prevede la partenza da Alagna Valsesia e, dopo aver toccato la Capanna Margherita a quota 4.554 metri, il ritorno nella stessa località piemontese: 35 km con 3500 metri di dislivello positivo che ricalca il percorso originale del 1993.
Collé-Boffelli hanno comandato la gara con autorità ed hanno concluso in 4h39’59”, precedendo abbondantemente la coppia Comazzi-Minoggio, secondi dopo 5h03’26”. Sul terzo gradino del podio la crème di questa disciplina, con la coppia mista composta da Killian Jornet Burgada e Emilie Forsberg (5h03’56”). Tra le donne si sono imposte Hillary Gerardi e Holly Page in 5h51’32” (dodicesime assolute), davanti alla valdostana Tatiana Locatelli con Giuditta Turini (6h26’37”) e Nadezda Korolyatina- Oksana Stefanishina (6h58’56”).
Oltre alla gara a coppie, si è disputata una gara individuale più breve fino ad Ingren (22 km, circa 2.000 m D+) vinta da Eddj Nani (2h40’59”) su Fausto Rizzi (2h46’08”) e Mattia Bertoncini (2h48’56”) e da Iwona Januszyk (3h16’04”) su Noémie Grandjean (3h27’44”)e Fabiola Conti (3h31’05”).