Tre testimonianze sono state acquisite oggi, mercoledì 31 ottobre, dinanzi al giudice Giuseppe Colazingari, nell’incidente probatorio tenutosi nell’ambito delle indagini per estorsione continuata a carico del 50enne Valentino Rodà, residente a Saint-Marcel, ma in cella dallo scorso 13 settembre, quando il Gip del Tribunale ne aveva disposto la custodia cautelare, accogliendo la richiesta della Procura.
Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza, a fronte di minacce “corroborate” dall’essere già stato in carcere, l’uomo sarebbe riuscito ad estorcere utilità e beni di valore, per un corrispettivo di centinaia di migliaia di euro. Per gli inquirenti, era la paura suscitata dalla sua figura, con un trascorso da pluripregiudicato, a garantire il silenzio delle sue vittime.
A comparire in aula, le persone in grado di riferire su tre episodi emersi nell’inchiesta: l’offerta gratuita di auto a noleggio, da parte di un carrozziere, per circa diecimila euro; un cambio di pneumatici di cui si sarebbe fatto carico un gommista; il pagamento dell’intero mutuo per l’acquisto di un capannone del valore di 180mila euro, sostenuto da un commerciante (che oltre a rate da 1.200 euro avrebbe prestato garanzie personali).
L’udienza è durata per buona parte della mattinata e ha fatto registrare anche alcuni attimi di tensione. Per assicurare la calma si è reso necessario prima l’intervento del servizio di vigilanza del palazzo di giustizia, poi di quello dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria, impegnati nelle indagini coordinate dal pm Luca Ceccanti.