“In assoluto uno dei match più difficili della mia carriera”, lo ha definito Martine Michieletto. A Monza, ieri sera, in palio c’era la cintura iridata Iska di kickboxing K1 durante il grande evento di Oktagon, davanti a migliaia di persone. Seppur con fatica, la campionessa del Fighting Club Valle d’Aosta non ha deluso le attese e si è aggiudicata il suo quinto titolo mondiale, vincendo il match contro Veronica Vernocchi con verdetto a maggioranza, anche se non condiviso da parte del pubblico.
Alla Candy Arena le due atlete hanno dato vita a cinque riprese molto intense, arrivando entrambe esauste ed in sangue alla campanella. “Sapevo che sarebbe stata dura battere Vernocchi e che avrebbe fatto di tutto per prendersi la cintura”, commenta l’atleta di Donnas. “Ci siamo scambiate un gran numero di colpi, ma alla fine sono riuscita a vincere. Non è stato semplice tenerla a bada poiché ha provato più volte a prendere l’iniziativa mentre io sono andata sempre a punti sia con il pugilato, che con le gambe ed anche con le ginocchiate”.
Della stessa idea il maestro Manuel Bethaz: “Ci aspettavamo un combattimento di questa portata sapendo di trovarci davanti una Vernocchi molto determinata e che poteva contare sulla sua esperienza. Ma Martine è stata brava perché ha limitato le sue azioni offensive, prevalentemente di solo pugilato, ed ha portato a segno un gran numero di colpi con diverse tecniche. Rivedendo le riprese ho avuto conferma della supremazia di Martine come anche i giudici di gara hanno confermato con il loro verdetto a maggioranza”.