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Guida alla scelta della carta per fotocopie e stampanti

Alcune persone sono convinte che una risma di carta valga l’altra e quindi si orientano sui prodotti meno costosi, inconsapevoli che anche dal punto di vista economico la qualità incide moltissimo.
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La carta per fotocopiatrici e stampanti è indispensabile in qualsiasi ufficio ed azienda: le risme sono fondamentali e vengono impiegate per moltissimi scopi differenti. Quello che però in molti non sanno è che esistono delle enormi differenze tra una tipologia di carta e l’altra, non solo per quanto riguarda la qualità che si ottiene poi in fase di stampa. Alcune persone sono convinte che una risma valga l’altra e quindi si orientano sui prodotti meno costosi, inconsapevoli che anche dal punto di vista economico la qualità incide moltissimo. Scegliere la tipologia di carta giusta per la propria stampante e fotocopiatrice permette quindi non solo di ottenere risultati più apprezzabili ma anche di ridurre i consumi di inchiostro o di toner. Vale quindi la pena fare attenzione a ciò che si acquista.

Le confezioni di carta per stampante e fotocopiatrice

Prima di tutto, vale la pena ricordare che la carta per stampe e fotocopie viene venduta in risme ossia in blocchi da 500 fogli circa. Se però in azienda si fa un utilizzo frequente della stampante vale la pena acquistare delle confezioni più grandi, che hanno dei costi più vantaggiosi in proporzione. In commercio è possibile trovare pacchi da 5 risme o più e sono sempre più convenienti a livello di prezzo.

Il formato dei fogli di carta per stampante

Quando si acquistano delle risme bisogna prestare attenzione anche al formato, ossia alle dimensioni dei fogli. La carta per fotocopie e stampanti a4 è senza dubbio la più diffusa perché si tratta del formato standard di documenti, lettere e via dicendo. Esistono però anche stampanti che supportano altri formati come l’a3, che corrisponde al doppio dell’a4.

Tipologia e finitura della carta

La tipologia dei fogli di carta è fondamentale perché incide notevolmente sulla qualità della stampa, quindi in alcuni contesti specifici potrebbe essere necessario acquistare delle risme particolari. La classica carta adatta per la stampa di documenti e per le fotocopie è la uso mano, che è anche la più economica e leggera. Se però bisogna stampare delle fotografie e si vogliono ottenere dei colori più luminosi e vividi conviene optare per la patinata, che è una tipologia leggermente più costosa ma di maggior qualità.

Luminosità o valore di bianco

Un’altra caratteristica che andrebbe sempre controllata quando si sceglie la carta per stampanti e per fotocopiatrici è il valore di bianco, che viene sempre espresso sulla confezione della risma. Questo valore viene espresso con delle sigle molto semplici:

  • La carta di qualità A è quella con punto di bianco molto elevato (superiore a 109) ed è adatta per qualsiasi tipo di stampante (sia laser che inkjet) e fotocopiatrice. È quella che permette di ottenere i risultati migliori.
  • La carta di qualità B è un buon compromesso e presenta un punto di bianco superiore a 104: possiamo collocarla in una via di mezzo ma la qualità che si ottiene è comunque buona.
  • La carta di qualità C è la più economica e presenta un punto di bianco superiore a 99. Si tratta della soluzione meno consigliata per documenti formali, che può andare bene per una fotocopiatrice.

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