Legge 104, Baccega: “L’allungamento dei tempi? Dovevamo rispettare delle norme nazionali”

L'Assessore spiega i ritardi delle commissioni medico collegiali. "A breve saranno tutte operative, ma il periodo estivo non favorisce. Mi scuso con il signore".
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“Mi scuso con il signore, però ci si sono state delle concause non solo burocratiche, ma anche legate a delle norme nazionali”. Così l’Assessore regionale alla Sanità, Mauro Baccega spiega l’allungamento dei tempi nell’iter di valutazione delle domande per la Legge 104.  Come raccontato ieri, un 45enne valdostano con una figlia di 14 mesi con una sindrome rara, attende dal febbraio scorso una risposta alla sua richiesta. Cinque mesi di attesa, durante i quali ha consumato, per seguire la piccola in esami e visite, quasi tutti i permessi e le ferie.

“Le Commissioni, in passato, sono state rinnovate mano a mano che scadevano e, quindi, in tempi diversi l’una dall’altra.  – spiega l’Assessore – Ognuna delle 10 Commissioni attive aveva quindi una scadenza naturale differente. La decisione di procedere al rinnovo di tutte le Commissioni attraverso l’avvio di una unica procedura, allineando di fatto tutte le scadenze, è stata dettata dalla necessità di rispettare il principio di rotazione degli incarichi dei componenti le Commissioni stesse, come previsto dal piano nazionale anticorruzione”.

Il 19 luglio scorso sono ripartite le prime commissioni di Aosta 1, Aosta 2 e 5. “Domani mattina firmerò il decreto per quella oncologica, mentre la prossima settimana sarà operativa anche Aosta 3″.
Nelle dieci commissioni regionali operano circa 57 medici. “Anche in questo caso la carenza di medici è atavica e ha creato degli intoppi, poi succede che qualcuno rinuncia e bisogna trovare il sostituto”.

Per smaltire l’arretrato la richiesta formulata alle commissioni dall’Assessore è di procedere in maniera spedita all’analisi dei casi. “Anziché i 15 casi alla volta abbiamo dato mandato al dirigente di chiedere di esaminarne di più. Il periodo estivo certo non favorisce”.

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