Scuola, per gli operatori di sostegno i contratti andranno al 30 giugno per i casi ritenuti necessari

Dopo la sperimentazione di quest'anno il servizio - che vede un impegno di spesa da piazza Deffeyes di oltre 4 milioni 200mila euro e sarà dalla Società di Servizi- prevede l’impiego di 118 operatori di sostegno nelle scuole a 36 ore settimanali, per un monte ore di 4mila 248 ore a settimana.
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La Giunta regionale ha approvato oggi, venerdì 30 agosto, lo schema di contratto di servizio con la Società di Servizi Valle d’Aosta SpA per l’erogazione dell’assistenza e del sostegno, anche educativo, agli studenti con disabilità che frequentano le scuole della Regione, comprese le secondarie di secondo grado paritarie, per il prossimo anno scolastico 2019/20.

Il servizio – che vede un impegno di spesa da piazza Deffeyes di oltre 4 milioni 200mila euro – prevede l’impiego di 118 operatori di sostegno a 36 ore settimanali, per un monte ore complessivo pari a 4mila 248 ore a settimana.

“A seguito della positiva sperimentazione svolta nell’anno scolastico 2018/2019 presso le scuole dell’infanzia e che ha permesso ad alcuni operatori di sostegno, quando ci sia la necessità, di continuare il suo servizio sino al termine dell’attività didattica prevista alla fine del mese di giugno – ha spiegato l’Assessora all’Istruzione Chantal Certan – verrà riproposta, anche per il corrente anno scolastico, la possibilità di prorogare il servizio degli operatori in questo grado di scuola sino al 30 giugno 2020. Inoltre, si è concordato con la Società di servizi che si potrà sostituire il personale assente, in caso di alunni in situazione di particolare gravità, sin dal primo giorno, compatibilmente con la possibilità di impiego degli operatori supplenti e tenuto conto della sede della scuola e del numero degli operatori in servizio nella stessa”.

Provvedimento che, prosegue Certan, fa il paio con i numeri della regione, che vede una proporzione tra insegnanti di sostegno e alunni maggiore rispetto a quella della media nazionale.

“Nel resto d’Italia, a seconda della gravità dei casi, come succede anche da noi di – prosegue Certan – è previsto un insegnante di sostegno su due casi ed in quelli più gravi il rapporto è di uno su uno, mentre da noi è sempre così. Per gli educatori il rapporto è di uno ogni 4 studenti, noi al massimo abbiamo sempre mantenuto il rapporto 1 a 2. Questo ci impone una spesa maggiore ma crediamo sia un investimento per dare una qualità migliore di insegnamento e di educazione a chi ne ha necessità e alle loro famiglie”.

“In Valle d’Aosta – spiega ancora l’Assessora – non c’è un monte ore fisso per alunno, dipende dal caso singolo e dalla valutazione in ambito PEI: un insegnante di sostegno ogni 2 alunni, e nei casi più gravi la copertura è totale con 1/2 tempo insegnante e 1/2 tempo operatore”.

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