Dalle indagini, i Carabinieri avevano ricostruito un “copione” replicato due volte, in altrettanti supermercati di Châtillon e Verrès. Due donne avvicinavano un’anziana intenta a fare la spesa e, mentre una la intratteneva, l’altra le sottraeva il portafogli. Così s’impossessavano non solo dell’eventuale contante, ma anche del bancomat, che – trovati anche i codici pin, spesso conservati assieme alla carta – utilizzavano nel giro di poco per prelevare del denaro.
Fatti del 5 aprile 2018, per i quali il Gup del Tribunale di Aosta ha condannato, per furto aggravato in concorso ed utilizzo indebito di carta di credito, due donne residenti nel biellese. Al termine del processo con rito abbreviato, alla 38enne Claudia Barbetta (già nota alle forze dell’ordine per reati del genere) sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione, mentre alla 50enne Tanja Cerra 2 anni e 2 mesi. L’accusa era rappresentata dal pm Francesco Pizzato.
A Châtillon, le due donne avevano preso di mira una 80enne. Il portafoglio (che era sul carrello della spesa) conteneva una 80ina di euro, mentre con il Bancomat sono stati prelevati, a più riprese, 650 euro. A Verrès, invece, dalla borsa di una 72enne era stato sfilato un borsello con 85 euro e una carta Bancoposta, “svuotata” poco dopo di 600 euro. Le età delle vittime e la destrezza nell’attuare i furti, tramite la distrazione delle anziane, erano le aggravanti contestate dalla Procura.
Il capo d’imputazione includeva anche un episodio antecedente, compiuto con modalità del tutto simili. Era il 3 marzo dell’anno scorso e, sempre a Verrès, era stata sottratta una borsetta. In quel caso, il “bottino” era stato di 100 euro in contanti, ma niente carte di credito. Su questo le due imputate, in assenza dell’individuazione esatta di quale delle due avesse materialmente effettuato il furto, sono però state assolte.