Sta per approdare in Consiglio regionale la riforma istituzionale/elettorale. Io all’elezione diretta del Presidente della Giunta dico no.
Dico no perché:
– Accentra troppo potere nelle mani di una persona sola, e abbiamo visto in questi anni cosa vuol dire in una regione di 120.000 abitanti. Sarebbe ancora più pericoloso in un periodo nel quale ci sono politici che chiedono pieni poteri.
– Gli elettori hanno la possibilità di scegliere il loro rappresentante già oggi, anzi fino a oggi ne sceglievano 3 con le preferenze. Gli elettori possono anche votare una lista che sia espressione di un partito o una lista civica.
Questa lista ha già oggi la possibilità di formare una coalizione con una o più liste, presentando un programma di coalizione e la coalizione (o la lista) che raggiunge il 42% ha un premio di maggioranza.
A chi vi dice che adesso non avete la possibilità di decidere chi vince rispondete che mente. Abbiamo la possibilità di decidere chi vince già oggi.
A chi vi dice che con l’elezione diretta del Presidente non ci saranno più passaggi da un gruppo a un altro dei consiglieri rispondetegli che mente e che basta guardare nella vicina Liguria per capire che non è vero.
Con questa riforma si darà più potere a una persona sola che avrà dalla sua anche l’arma del ricatto della fine della legislatura se non si fa come dice lui.
La stabilità politica si ottiene rappresentando i bisogni delle persone, ottenendone quindi i voti. La selezione di una classe dirigente all’altezza si fa riformando i partiti e facendo formazione politica, è questo che manca davvero sia in chi è per il presidenzialismo sia in chi lo avversa.
Andrea Padovani