Alcune domande in attesa di risposta

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di una nostra lettrice sulla questione ospedale Covid.
I lettori di AostaSera
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Dopo mesi di inutili avances, la Regione Valle d’Aosta si è vista rifiutare definitivamente la sua offerta all’Istituto Clinico di Saint-Pierre di trasformarlo in ospedale Covid.
E’ ora di passare, finalmente ed in fretta, al piano B. Ieri ho sentito l’assessore Baccega affermare che potremmo non essere pronti con l’ospedale Covid per il tardo autunno, quando sarà probabile una seconda ondata del contagio, e ipotizzare un ampliamento del Parini a est … (e trovare probabili ostacoli con l’area archeologica).
Ma la nostra Regione non dispone di numerosi immobili?
Perché non pensare all’utilizzo del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent? E’ stato acquistato coi soldi dei valdostani, sarebbe bello che tornasse utile ai valdostani. Oppure, per progetti meno pretenziosi, adattare il vuoto Motel Alp di Saint-Christophe o la vecchia Centrale Laitière di via Piccolo San Bernardo di Aosta, con il posizionamento adiacente di una sala operatoria container o prefabbricata, o altro ancora.
L’importante è trovare una soluzione fattibile in fretta, per non addurre poi le scuse delle chiusure estive, ammesso che quest’anno ci siano.
La velocità di realizzazione dipende dal numero delle maestranze utilizzate. Perché allora non far lavorare a pieno ritmo, con beneficio di tutti, il maggior numero possibile di imprese edili ora senza lavoro?
Insomma, cari amministratori, smettetela di corteggiare la ragazza che non vi vuole e impegnatevi a perseguire senza indugi traguardi concreti.

A. Veronese

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