Il Consiglio di Stato conferma l’esclusione di Adu VdA dalle elezioni comunali di Aosta e dalle regionali.
Nella sentenza, depositata in serata, i giudici di secondo grado ribadiscono come “l’identificazione del sottoscrittore, anche mediante la procedura semplificata, costituisce un elemento essenziale dell’autenticazione, senza il quale essa non può assolvere la sua funzione certificativa. Al contempo, la mancata indicazione della modalità attraverso la quale si è proceduto all’identificazione del sottoscrittore inficia irrimediabilmente la validità dell’autenticazione per il difetto di una forma c.d. sostanziale, che è costitutiva della fattispecie quale delineata dal legislatore “.
La lista era stata esclusa dalle elezioni regionali e dalle comunali di Aosta in quanto l’ufficio elettorale regionale e la commissione elettorale circondariale di Aosta avevano ritenuto tutte le candidature , fatta eccezione per quella della consigliera comunale uscente Carola Carpinello, non autenticate in modo corretto.
Alla lista era stata, inoltre, contestata la dichiarazione relativa ad un candidato, per essere stata sottoscritta dalla consigliera comunale Carola Carpinello due giorni prima la comunicazione al Sindaco di quest’ultima circa la propria disponibilità ad effettuare l’autenticazione delle firme dei candidati.
“Continueremo a fare politica con il nostro stile critico e costruttivo fuori dalle Istituzioni, incarnando l’idea di cittadinanza attiva e responsabile che abbiamo sempre coltivato. – commenta la sentenza in una nota Adu VdA – Grazie a quanti, elettori, simpatizzanti e anche avversari, fno all’ultimo ci hanno incoraggiati e sostenuti con parole e gesti concreti che non dimenticheremo. Un ringraziamento particolare all’avvocato Pino Scaccia e al suo staff e all’avvocata Lorenza Palma”.
Sempre oggi il Tar della Valle d’Aosta ha bocciato i ricorsi di M5S Vda e di Stella Alpina contro l’esclusione dalle elezioni comunali di Aosta. L’Edelweiss in serata ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato.
“A me compete, per il ruolo che ricopro, caricarmi anche delle responsabilità che non ho e, a nome di tutte e tutti, dire che ci siamo e andiamo avanti fino al Consiglio di Stato. – spiega in un post su Facebook il segretario politico di Stella Alpina, Carlo Marzi – Perché pensiamo di avere operato con correttezza e perché pensiamo che la democrazia sia una roba di sostanza e non una piccola questione di forma della dimensione di un bollino di 3 cm. su UN foglio… Perché pensiamo che se una persona entra a casa nostra sa che sta entrando in Stella Alpina e sa anche quale lista sta sostenendo”.
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Dal rispetto delle regole vigenti, anche se non gradite, si capisce lo spessore di un partito e il suo ruolo di guida di una collettività…