Truffe online, in Italia è “boom”. L’allarme arriva in queste ore dalla Polizia, che sottolinea come il numero delle segnalazioni e denunce ricevute sul portale commisarriatodips.it, sommato a quelle delle persone arrestate e denunciate nel 2020, faccia registrare un incremento dell’89.1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nell’area coperta dal Compartimento di Polizia postale del Piemonte e della Valle d’Aosta sono state riscontrate nell’anno in corso, 204 frodi da e-commerce e 7 sono le denunce già formulate nella prima settimana di dicembre.
Numeri sulla base dei quali gli agenti della specialità che si occupa di comunicazioni e lidi virtuali hanno deciso di condividere, in vista del Natale e dei numerosi acquisti di regali che vengono effettuati sempre più online (non solo per comodità, ma visto anche l’incremento di offerte a basso costo e la possibilità di ottenere concreti risparmi), una serie di consigli e suggerimenti pratici per muoversi tra i negozi online, senza cadere vittime degli impostori. La guida è disponibile sul sito della Polizia di Stato, nonché sui relativi account Facebook e Twitter.
La crescita degli acquisti in rete, e la moltiplicazione delle promozioni, fanno sì che anche i truffatori seriali riescano ormai a inserirsi in quest’ambito con false vendite, contando purtroppo anche sulla scarsa esperienza di alcuni acquirenti. La conseguenza è che le fasce più vulnerabili della popolazione risultano esposte a maggiori rischi. Prova ne è, tra l’altro, l’ultima operazione effettuata dalla Polizia postale, che ha messo in luce un complesso “modus operandi”, basato sul fatto che i criminali pubblicizzavano la vendita di abbigliamento tramite Instagram, piattaforma popolare tra i giovanissimi.
La proposta di capi “alla moda” (dal modesto valore commerciale) e l’utilizzo di profili con migliaia di “followers” hanno facilmente attratto le giovani vittime, inducendole agli acquisti che si sono poi rivelati truffaldini. Dopo essere stati “selezionati”, gli utenti venivano contattati su Instagram e indotti al pagamento, attraverso la ricarica di carte prepagate. Dopodiché, attraverso altri profili, i truffatori ricontattavano le vittime, adducendo giustificazioni pretestuose come spese di dogana o problemi fiscali improvvisi e persuadevano ad effettuare un nuovo pagamento.
Anche il periodo di emergenza sanitaria, che spinge a cercare un prezzo sempre migliore (in ragione spesso di minori disponibilità) e lascia tempi ristretti per gli acquisti online, è un elemento che i truffatori potrebbero sfruttare a loro vantaggio. Informarsi, al fine di potersi muovere con maggiore consapevolezza nei meandri digitali (la guida prende in esame anche dotazioni come software per la navigazione ed antivirus aggiornati), diventa quindi la prima “buona pratica” per uno shopping natalizio online senza amare sorprese.