Spettabile Redazione di Aostasera,
Non sono solita scrivere ai giornali o esprimere pubblicamente lamentele ma, oggi, mi sento talmente indignata che mi ritrovo davanti alla tastiera a manifestare tutto il mio stupore per la notizia che nel pomeriggio hanno riportato alcuni giornali, in relazione al destino del Palaindoor. Mia figlia pratica la ginnastica da quando aveva tre anni, dal 2013 frequenta regolarmente la palestra del Palaindoor di Aosta per gli allenamenti. Malgrado abbia iniziato a frequentare questa palestra da piccolina, siamo sempre stati tranquilli nel saperla lì, nelle mani delle sue allenatrici, in un posto sicuro, custodito e soprattutto intenta a praticare lo sport che ama, da sempre.
Il Palaindoor per lei, e anche per noi, è diventato come una seconda casa e posso dire con certezza che è così per tutte le ginnaste agoniste che, come mia figlia, lo frequentano da anni. Chiunque può capire lo stupore che ci ha colti nel sapere che la struttura doveva chiudere perché non a norma, è stato detto che manca una certificazione antincendio. Da profana e assolutamente ignara di questo tipo di questioni tecniche, mi sono chiesta “ma quindi i nostri bambini finora hanno frequentato un posto non a norma?”, mi permetto anche di dire che il tempismo con il quale questo “dettaglio” è stato comunicato è a dir poco bizzarro: dopo anni di apertura, proprio allo scadere della concessione. In ogni caso, dopo alcuni giorni di disorientamento e di ricerca di una soluzione da parte delle società sportive, a inizio gennaio ci è stato detto che la struttura poteva essere utilizzata, ancora per qualche mese. Bene, abbiamo pensato, l’importante è che le ragazze possano continuare ad allenarsi, a preparare con il solito impegno e dedizione il periodo di gare che si è aperto proprio in questi giorni. Tralasciamo il fatto che a gennaio si sono allenate al freddo, perché diciamo anche questo, in questo mese in cui le temperature esterne sono arrivate a -10, il riscaldamento del Palaindoor non funzionava, ma alle ragazze questo non importava perché potevano continuare ad allenarsi e perché praticare uno sport è questo: tanto sacrificio, impegno e, soprattutto, andare avanti nonostante tutto.
Oggi veniamo a conoscenza dell’ultima soluzione trovata per la struttura: il Palaindoor diventerà polo per la vaccinazione di massa. L’unica domanda che mi sento di fare e che immagino si facciano tutti i genitori coinvolti, come lo sono io, è: ma perché proprio il Palaindoor??? Se è una struttura non a norma, che richiede importanti lavori di adeguamento (secondo quanto riportato dai giornali) come può in meno di un mese, senza che sia stato fatto nessun lavoro, diventare l’unico luogo della Valle che può ospitare una campagna così importante per la nostra comunità? Naturalmente ci saranno delle spiegazioni plausibili, mi auguro siano più credibili di “è nella periferia cittadina e ha a disposizione spazi e posti auto”, come se non ci fossero altre strutture che hanno queste caratteristiche, mi vengono in mente i capannoni della Pépinière, per fare un esempio , oppure l’ospedale da campo stesso. Se, una volta che la campagna di vaccinazioni sarà ultimata, chissà tra quanto tempo, la struttura necessiterà dei lavori di adeguamento di cui si è parlato in questo ultimo mese, allora i tanti giovani atleti che fino ad oggi frequentavano il “Pala”, in tutto questo tempo, dove si alleneranno? Non tutti gli sport si prestano per allenamenti all’aperto.
Mi pare comunque che la decisione sia stata presa e che le promesse fatte, finora, non siano state mantenute, i motivi naturalmente non li conosciamo. E’ vero, stiamo vivendo un momento storico complesso e capiamo tutti che ci sono delle priorità sanitarie, ma in questi mesi spesso ho pensato amaramente che il futuro dei nostri giovani non è tra le priorità di chi prende le decisioni, eppure bambini e ragazzi sono tra coloro che hanno accettato maggiormente le restrizioni loro imposte, sia a scuola sia nella pratica delle attività sportive. Forse è proprio per questo che oggi mi sento così delusa, perché i bambini si sono comportati secondo le regole, sperando di riprendere al più presto una vita quasi normale mentre, quando gli adulti prendono le decisioni, dimenticano di pensare al loro benessere. Ricordiamoci che i giovani sono il nostro futuro, non è una frase fatta ma è la verità, prima di privarli di tutto chiediamoci se vogliamo davvero che diventino degli adulti depressi e apatici. A mio avviso sarebbe meglio cercare soluzioni che preservino, per quanto possibile in questa situazione, una crescita equilibrata per i nostri ragazzi; garantire loro la possibilità di continuare a praticare uno sport è sicuramente tra queste.
Una mamma delusa
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La salute è il diritto più importante: ESATTO!!!
Salute psico-fisica per i giovani, segregati per un anno, in seguito a scelte folli e inadeguate. Salute per tutti i cittadini che hanno bisogno di fare movimento e sport. Salute che deriva da uno stile di vita corretto, sano, attivo, sportivo. Una persona che fa movimento è sicuramente più resistente alle malattie di una forzatamente inattiva e conseguentemente depressa.
I politici nostrani e gente volutamente strabica come il sig. JO si limitano a riporre tutte le loro speranze in una vaccinazione che si svolgerà con tempistiche troppo lunghe e con una durata degli anticorpi che pare essere troppo breve. Quelli che oggi vengono vaccinati, fra tre mesi saranno probabilmente di nuovo scoperti, visto quanto risulta dagli studi scientifici sul virus per il fatto che anche gli anticorpi naturali da covid spariscono nel giro di pochi mesi (vedi studio epidemiologico sulla popolazione di Cogne).
L’incapacità politica a livello comunale e regionale si sta manifestando in tutta evidenza con scelte inique e miopi.
Bene,oltre a fare i conti in tasca agli altri è anche un esperto di medicina,e sicuramente sarà anche un ottimo politico.Per valutarla mi basta quello che ha scritto sui vaccini.Pecatto che conosco persone (come le chiama lei)molto attive, che hanno contratto il virus,e a distanza di mesi dalla loro guarigione hanno problemi a salire una semplice rampa di scale senza affaticarsi,o avere il fiato corto.E chi se ne frega se persone con patologie non gravi,dopo aver contratto il virus sono Morte.
Si allo sport,no ai vaccini!!
Lunga vita al pensiero di Balafre!!!
C’è di fatto una astruttura che è ampiamente sotto utilizzata,per i soldi che sono stati spesi,i velisti della domenica come li chiamo io,non hanno piu’ importanza di chi dello sport ne fà momento di aggregazione e crescita.Possono,benestanti,come altre categorie,attendere tempi migliori,che poi si traduce in pochi mesi!Anche io pago molte quote “associative”di cui non ho avuto modo di privilegiarmi,ma ritengo che ci siano delle priorità……poi a questo punto mi domando perchè teniamo ristoranti e bar chiusi.Credo che tutti qui hanno dei diritti,capiamoci quali sono piu’ importanti!
Saluti.
In questo momento la salute è il diritto più importante.Quindi se hanno scelto il Palaindoor forse il motivo è che non è più idoneo per svolgere le attività sportive,perché non più a norma?.L’aeroporto è funzionante,anche se non atterrano i jumbo.Per ultimo,come fa ha dire che tutti i velisti sono benestanti?Nella sua vita si occupa di fare i conti in tasca agli altri?
Saluti
Volendomi fare una botta di conti,guardo cosa hanno fatto a Roma,1500 mq di struttura per 2500 vaccinazioni al giorno,con isolamento termico e percorso dedicato,e anticontaminazio!Struttura realizzata in tensostruttra e in tempi brevi
Queste sono risposte,in una regione a statuto speciale non si riesce,se non risicare trovate dannose per la comunità,e dei più giovani,soluzioni di questo tipo ?
Auguri,altro che fare i conti in tasca!
Leggendo i commenti intuisco che tutti voi abbiate una soluzione alternativa all’utilizzo del Palaindoor.Fate una petizioni e inviatela in Regione.
E’ già stato scritto più sopra: gli spazi della Pépiniere, oltre a diverse altre strutture inutilizzate della Regione.
A quanto pare, però, è difficile recepire.
E fate una petizione.”E’ già stato scritto più sopra”non ha nessuna valenza legale.Una petizione si
Mi scusi Jo, magari ho dato l’impressione di avere la risposta in tasca, ma non era mia intenzione. Se un gruppo di genitori deve dare suggerimenti o fare petizioni su un argomento del genere, significa che qualcosa non funziona a livello decisionale. Ci sono luoghi od aree che non devono essere smantellare e basta, al massimo bisogna rinforzarne l’utilizzo. La petizione di un gruppo di genitori, anche se valida, non penso che cambi l’esito dei maneggi che ci sono dietro a scelte del genere. Comunque, se serve, anche l’aeroporto ha discrete aree utilizzabili.
All’aeroporto portano già le bare dei morti di covid e non
E quindi? Con i soldi spesi ,deviati,ricollocati ecc si fa una tensostruttura,tempo quasi zero,e si inseririsce a programma le persone siamo tutti schedati ci vuole poco.Zona aeroporto e pazienza se non atterrano i jambo che dovevano venire,non volano i velisti della domenica e vari…si mette a disposizione una struttura che oltre a costare in termini di logistica costa come personale dedicato,tipo polizia di frontiera…..credo che abbiamo già fatto ridere i polli abbastanza….poi si può chiedere ai baristi che hanno chiuso attività,agli albergatori che sono senza clienti,ai tutti i part time e a quelli che il sacrificio lo vivono sulla pelle,di venire a dare una mano….e credo che lo farebbero…..mancano scelte di coraggio ,e che vanno nel dare aiuto ai cittadini,soprattutto quelli che pagano le tasse!!
Per sua informazione la polizia di frontiera all’aeroporto
interviene solo su chiamata,non c’è personale stabile con un ufficio ,poi i “velisti della domenica” come li chiama lei,hanno tutto il diritto di volare,visto che oltre a pagare quote associative all’aeroclub pagano anche le tasse per fruire di un servizio pubblico qual’è l’aeroporto
Mia figlia , ginnasta appassionata che frequenta il palaindoor, di 9 anni, quando le ho detto quanto sta accadendo mi ha detto “Papà, ma cosa abbiamo fatto di male ? Perchè ce lo chiudono ? Tra 2 settimane abbiamo una gara”
Come spiegare ad una bambina che non è colpa sua ma che le istituzioni non hanno fatto quello che sarebbe stato logico e corretto fare ? Quelle stesse istituzioni che sulla carta promuovono lo sport, che dicono che i ragazzi non devono stare davanti alla tv o ai cellulari e poi mettono a rischio generazioni intere di valdostani sportivi. Quanta tristezza nei suoi occhi e nel suo cuore e quanta amarezza per un sistema che non si sa prendere cura delle generazioni future… dobbiamo intervenire
Io mi aspetto anche una risposta da parte dell’assessore allo sport che con il suo curriculum nel sociale e nel mondo del lavoro, avrebbe dovuto imporsi per una soluzione diversa. Purtroppo più che una risposta sarà una scusa e sento già lo stridio di chi si sta arrampicando sui vetri.
Purtroppo non siamo minimamente tutelati dalle nostre istituzioni: Comune e Regione avrebbero dovuto indicare altre sedi più idonee da utilizzare come centro vaccini.
Ricordo al neo sindaco NUTI che nel suo programma di governo ha dato ampio spazio all’importanza delle attività sportive, parlando espressamente di sport che non devono potersi praticare solo all’aperto, ma anche al chiuso, con la necessità di “disporre di idonee strutture coperte”. Credo sia facile scrivere 92 pagine di programma e riempirsi di promesse per essere votati. Poi, però, si tirano le somme, e il risultato è che stanno chiudendo una struttura unica, dove ci sono ben dieci palestre per altrettante discipline sportive, utilizzate da oltre 2.000 persone. Il Palaindoor di Aosta ha una importanza nevralgica per la promozione e lo sviluppo dello sport nel nostro capoluogo, e non devo essere centro io a spiegarlo a chi di dovere.
Mi aspetto una decisa e veloce marcia indietro.
I nostri figli meritano rispetto.
Grazie a questa mamma per quanto espresso, personalmente mi trovo pienamente d’accordo con lei. È quasi un anno che ci troviamo in questa situazione e penso anch’io che i bambini e i giovani siano stati, in generale, trascurati dalla la classe politica tutta. Volendo si sarebbero potute trovare altre soluzioni per allestire la sede vaccinale e invece si taglia persino lo sport, da sempre considerato importante sia in termini di benessere fisico che mentale
Perfettamente d’accordo. Vi inviterei anche a leggere i commenti dell’articolo precedente in cui si parla di “tegola sullo sport”. Purtroppo le tegole in testa ce le tirano e non cadono da sole. Dove si vuole intervenire lo si fa in maniera chirurgica e decisa senza curarsi di risvolti sociali. La sanità e la scuola sono l’ esempio della pivellaggine con cui viene bistrattata la popolazione. Ad aggravare la situazione è il fatto che queste decisioni sono anche avvallate da gente che ha figli e che per arrivare alla poltrona ha sparso buoni propositi in tutte le direzioni.
Intanto complimenti per la lettera e credo non si poteva descrivere meglio questa inaudita situazione.
Detto questo , anche nostra figlia di 9 anni pratica da tempo ginnastica artistica presso il palaindor , e trovo vergognoso che in tutti questi anni non si siano mai trovati ne i fondi e tanto meno la volontà di mettere a norma la struttura. Certo non bisogna scandalizzarsi se adesso la protezione civile prende in possesso la struttura per la campagna vaccinale , visto che la cosa sembra studiata dalla stessa giunta comunale per levarsi da ogni responsabilità e archiviando così la proroga che aveva firmato fino 31 marzo .
Come dice il miglior giudice in questi casi …..: il caso è chiuso “
La petizione è partita. Grazie all’ideatore, speriamo abbia successo.
Sono veramente vergognosi quale che sia il loro colore politico!!!
Eh, i cervelloni che ci governano unitamente ai vertici dell’Ausl…
La Crème de la crème…
Si è proprio così, dei giovani non frega niente a nessuno, si è già visto con la scuola , del resto non votano e sono sempre meno . Capisco mia figlia che non vede l’ora di fare le valige ,peccato che dovrebbe essere una di quelle che ci dovrà pagare la pensione e di questo passo non rimarrà nessuno.
È vergognoso ed oltraggioso quello che emerge dalle decisioni prese per arrivare a questa folle decisione,come si può togliere uno dei punti nevralgici dello sport valdostano!?Già martoriato dalla decisione di doverlo chiudere a marzo per almeno un anno…la cosa in primis da fare era quella di trovare subito una soluzione per quanto riguarda il proseguimento degli sport di tutti gli atleti e di tutte le discipline…speriamo tutti in un passo indietro dato che ci sono tanti tanti altri posti dove poter fare i vaccini… Di sicuro noi non molleremo il tiro perché è di fatto un incubo quello che hanno, stanno e dovranno passare i nostri figli… È arrivata l’ora di dire basta…
Sono una mamma anche io e giusto ieri scrivevo il tuo stesso pensiero. Lo sport è serietà e sacrificio per le famiglie per il benessere dei propri figli che sono il nostro futuro. Siamo continuamente esposti alle incertezze, dai dpcm ai colori delle regioni alle aperture alle chiusure. Nessuno tiene conto che le decisioni che vengono prese hanno ripercussioni a tutti i livelli! Il fatto di permettere di insediare il centro vaccinale in una struttura che ha tutt’altra destinazione mi puzza tanto di presa al volo di un’occasione/scusa per non dover rispettare l’impegno preso per la messa con sicurezza della struttura e per riaprirla in tempi rapidi. Alcune società sportive troveranno sicuramente altri spazi, per altre invece potrebbe essere la fine. Non tutti i luoghi sono adatti all’installazione di attrezzature, e non tutti gli spazi hanno costi sostenibili per le società sportive! Fatevi un esame di coscienza … e date delle soluzioni