Erano giunti più che a mezza strada, quando la Volpe, fermandosi di punto in bianco, disse al burattino: “Vuoi raddoppiare le tue monete d’oro?”
Cioè?
Vuoi tu, di 5 miserabili zecchini, farne cento, mille o duemila?
Magari! E la maniera?
La maniera è facilissima. Invece di tornartene a casa tua, dovresti venire con noi.
E dove mi volete condurre?
Nel paese dei Barbagianni.
Pinocchio ci pensò un poco, e poi disse risolutamente: no, non ci voglio venire. Oramai sono vicino a casa e voglio andarmene a casa, dove c’è il mio babbo che m’aspetta.
Dunque – disse la Volpe -, vuoi proprio andare a casa tua? Allora vai pure, e tanto peggio per te!
Tanto peggio per te – ripeté il Gatto.
Pensaci bene, Pinocchio, perché tu dai un calcio alla fortuna.
Alla fortuna! – ripeté il Gatto
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Le avventure di Pinocchio, la fiaba di Carlo Collodi, compirà in estate il suo 138esimo compleanno, e rimane più attuale che mai.
Dagli zecchini d’oro alle criptovalute corrono più di 100 anni ma, qualcosa li accomuna.
Bitcoin: quel filo sottile tra fede e fiducia
Oggi tutto il denaro in circolazione esiste grazie alla fiducia che le persone ripongono in tale strumento. Pensaci bene: chi scambierebbe del pane, della pizza o un’ora del proprio tempo per qualche pezzo di carta? Nessuno, a meno che non ci sia la fiducia che gli stessi pezzi di carta verranno accettati da altre persone per scambiarsi altri beni e servizi.
Chi garantisce per questa fiducia? Gli Stati e le Banche Centrali.
Più o meno funziona così da quando è finito il baratto.
Da qualche anno però le criptovalute, e in particolare il Bitcoin, hanno cambiato questo paradigma. La fiducia non per forza deve essere garantita da un’istituzione ma, da un sistema decentralizzato, in cui ogni attore di mercato garantisce in un sistema impossibile (almeno per il momento) da manipolare: la Blockchain.
Il sistema per reggere necessita di un’estrema fiducia
Tutto questo però vacilla quando la fiducia diventa eccessiva e si trasforma in fede. La fede ti ingurgita in un vortice dal quale è impossibile uscirne indenni. La fede ti annebbia la vista e da semplice utilizzatore diventerai un adepto.
Adepto di te stesso della tua paura e della tua avidità. Trasformerai tutta la realtà in funzione del nuovo e affascinante mondo cripto.
Se poi consideriamo il fatto che, da 10 anni a questa parte, il Bitcoin ha macinato, e macina ancora, prezzi record moltiplicando il suo valore per migliaia di volte, chi non vorrebbe salire sul carro del vincitore?
Senza delle basi solide sarà molto più facile cadere nelle fede, facendosi abbindolare da racconti fantastici e guadagni sensazionali, senza rendersi conto dei rischi che correrai o che farai correre alla tua famiglia.
Bitcoin esiste da anni, ma nulla vieta che domani possa scomparire
Nella mia esperienza personale posso dire di essermi avvicinato a questo mondo a fine 2015. Ho studiato per un anno intero, tutto quello che all’epoca si potesse sapere su Bitcoin. Esisteva già da 5/6 anni, ma ancora non era semplice trovare del materiale come potrebbe essere oggi. Solo a fine 2016 mi decisi a provare.
Sono passato da piattaforme (che permettono l’acquisto e la vendita) sbagliate, fallite o truffaldine; finte criptovalute (ormai a migliaia) tutte promettono di essere il nuovo Bitcoin e di solito qualcuno cercherà di vendertele con pacchetti che poi si rivelano essere veri e propri “pacchi”; e sicurezza: una cosa importante da sapere è che tu solo sei il diretto responsabile dei tuoi Bitcoin, non esiste un intermediario su cui puoi fare affidamento.
Non sono contro Bitcoin, anzi lo vedo come un ottimo strumento da maneggiare con cura:
- nessuna pensione della nonna va convertita in Bitcoin;
- non farsi anticipare il TFR dal datore di lavoro per comprare Bitcoin;
- nessun sacrificio in famiglia deve essere fatto per l’acquisto di Bitcoin;
- i risparmi che dovresti destinare agli studi dei tuoi figli o alla tua futura pensione non metterli in Bitcoin;
Quello che mi spaventa oggi è la massa di pecoroni che senza batter ciglio corrono dietro alle parole di Elon Musk o altri guru, senza una minima idea di che cosa stiano facendo e perché. Prima Bitcoin, poi Gamestop, poi Dogecoin e poi chissà…
Queste situazioni tendono solo a creare falsi miti e false speranze.
Come e quanto investire in Bitcoin?
- NON DELEGARE A NESSUNO L’ACQUISTO O LA GESTIONE
- scegli una piattaforma di trading affidabile
- trasferisci solo i risparmi che potenzialmente potresti anche perdere ( di solito non più del 5% del tuo patrimonio )
- acquista Bitcoin e mettili in sicurezza
Se vuoi essere sicuro al 100% su quello che stai facendo, senza essere un tecnico dell’argomento, queste sono le uniche 2 domande che devi porti:
- se tutto andrà bene tra qualche anno sarò ricco?
- se tutto andrà male tra qualche anno sarò povero?
Se in entrambi i casi le risposte sono NO, allora procedi come meglio credi.
Sicuramente qualcuno si è arricchito con Bitcoin qualcun altro lo farà, ma non è uno sprovveduto. Ha studiato, ha capito la differenza tra risparmiare, investire e speculare, riconosce la fede dalla fiducia e cosa non meno importante sa perfettamente il rischio che sta correndo.
Fai quello che vuoi con i tuoi soldi, ma sii consapevole che da loro dipende in parte il tuo futuro.
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I tuoi cinque zecchini, dall’oggi al domani sarebbero diventati duemila.
Duemila! Ripeté il Gatto
Ma com’è mai possibile che diventino così tanti? Domandò Pinocchio
Te lo spiego subito – disse la Volpe – Bisogna sapere che nel paese dei Barbagianni c’è un campo benedetto, chiamato da tutti il CAMPO DEI MIRACOLI…
Sicchè dunque – disse Pinocchio sempre più sbalordito – se io sotterrassi in quel campo i miei 5 zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?
É un conto facilissimo – rispose la Volpe – un conto che puoi fare sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di 500 zecchini: moltiplica per 5 e la mattina dopo ti trovi in tasca 2500 zecchini lampanti e sonanti.
Oh che bella cosa! – gridò Pinocchio, ballando dall’allegrezza.
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