L’istituzione dell’obbligo del Green Pass per l’accesso ad alcune attività incombe (scatterà da domani, venerdì 6 agosto) e i cittadini “meno digitali” – sprovvisti delle app, o di un computer, per scaricare il certificato – bussano soprattutto alla porta delle farmacie, una delle opzioni per ottenerlo. “Si presentano persone, già da diversi giorni. Una cinquantina al giorno”, afferma Alessandro Detragiache, titolare dell’omonima attività nel centro di Aosta e presidente regionale di Federfarma, l’associazione dei titolari.
“L’interessato si presenta con la tessera sanitaria, noi accediamo all’apposito portale, verifichiamo la presenza di un certificato (legato all’avvenuta vaccinazione, alla guarigione o all’effettuazione di un test diagnostico Covid-19, ndr.) e ne stampiamo la versione cartacea”, spiega il farmacista. Un’incombenza in più, per i servizi di farmacia, che si affianca alle attività tradizionali e ad altre, già aggiuntesi nel periodo pandemico, come l’effettuazione di tamponi e la somministrazione di siero vaccinale per l’immunizzazione dal nuovo Coronavirus.
“Prendendo singolarmente ogni utente” che si presenta per il Green Pass, “l’operazione richiede un paio di minuti”, prosegue Detragiache. “E’ chiaro che con quel numero, – aggiunge – a fine giornata si arriva non lontani dalle due ore”. Però, “ci è stato chiesto questo aiuto per l’emergenza e vediamo di darlo”. A complicare le cose c’è forse che l’incombenza ha aumentato l’affluenza in un periodo, come quello estivo, in cui le farmacie hanno anche del personale in ferie?
“Questo è un po’ il problema, ma si fa, correremo un po’ di più”, minimizza il titolare. Quanto alla situazione sul resto del territorio regionale, quali sono i segnali che le provengono dalle altre farmacie (considerando che, con l’entrata in vigore dell’obbligo, il flusso potrebbe aumentare)? “Non mi sono ancora confrontato con i colleghi, – conclude il dottor Detragiache – ma lo faremo presto”.