La storia dell’azienda apistica Merivot Marcello di Fenis è davvero particolare. Si tratta di una piccola azienda familiare che produce diversi tipi di miele tra cui quello millefiori, miele alpino, di castagna e di acacia oltre a candele di cera d’api ottenute grazie agli scarti di cera della smielatura. L’azienda investe molto nelle sue api facendo in modo che si trovino sempre in condizioni ottimali per temperatura e fioriture. Per questo, durante l’inverno, le famiglie vengono spostate verso climi più miti (in Piemonte o in Liguria). Invece, in estate le api vengono trasferite in alta montagna in luoghi come Cervinia, Torgnon, Gressoney e Clavalité. Grazie a questi spostamenti la piccola azienda riesce a produrre diversi tipi di miele: di rododendro, di castagna, alpino, millefiori e adesso anche di acacia – grazie alle maggiori fioriture di questa pianta in Liguria.
Nonostante la grande passione e cura che la famiglia Merivot da sempre mette nell’apicoltura, l’azienda non è l’occupazione principale del proprietario che lavora anche per il 118. Per Marcello Merivot l’avventura è iniziata a 14 anni quando ha ricevuto in dono un’arnia e da lì la passione non si è più fermata. In realtà anche nelle generazioni precedenti l’apicoltura è stata un interesse della famiglia. Infatti, come racconta Monica Merivot, la figlia maggiore del titolare “Pensa che un nostro prozio già aveva questo hobby e teneva le api in questa antica arnia di paglia. Per prendere il miele doveva uccidere le api e distruggere i favi. A pensarci adesso mi viene male”.
Le modalità di cura delle api sono cambiate completamente nello spazio di tre generazioni – e continuano a perfezionarsi. Nell’apicoltura moderna l’obiettivo è quello di mettere le api a loro agio, di proteggerle da eventuali pericoli esterni (compresi gli sbalzi di temperatura) e di disturbarle il meno possibile. È stato proprio questo ragionamento, insieme alla volontà di essere autonomi e di autoprodurre tutti i materiali necessari all’apicultura, che Matteo Merivot, con l’aiuto del padre e del resto della famiglia, ha portato avanti un progetto di incubazione delle api regina. La forza dell’azienda è proprio il coinvolgimento e la partecipazione di tutta la famiglia nei vari aspetti di produzione e vendita.
Non a caso, il sogno del titolare di vendere il suo miele si è concretizzato soprattutto grazie allo spirito d’intraprendenza di Rosy, la moglie di Marcello. Grazie al suo spirito imprenditoriale, Rosy ha organizzato la vendita e la distribuzione del miele partecipando ai mercatini, stabilendo una collaborazione con alcuni negozi locali e istituendo un piccolo punto vendita presso la sede dell’azienda. Nonostante la sua allergia alle api che, come dice lei stessa, “è la malattia della moglie dell’apicoltore per eccellenza”, Rosy ha sempre offerto il suo contributo nella distribuzione, spesso affiancata dal Michelle, la figlia minore.
Durante il periodo di lockdown, data l’assenza di mercatini e la chiusura dei soliti punti vendita, l’azienda apistica si è trovata in difficoltà nella distribuzione. In questo frangente è stata Coldiretti ad aiutarli dando loro la possibilità di effettuare consegne a domicilio. Sempre a causa del distanziamento sociale e delle chiusure l’azienda ha messo in vendita i suoi prodotti anche online nell’ultimo periodo. “Purtroppo sul lungo termine questa modalità si è rivelata insostenibile – afferma Rosy – proprio perché siamo un’azienda molto piccola e le nostre produzioni e disponibilità variano moltissimo di anno in anno, non possiamo prevedere quanto miele avremo a da vendere”.
La capacità di aggiornarsi costantemente e di cambiare metodi e strumenti è una delle caratteristiche che contribuiscono al dell’azienda. Infatti, come racconta Monica, “mio papà è un po’ un inventore, lui continua a cercare nuovi modi di fare le cose. Visto che siamo proprio un’azienda piccolina, qui noi andiamo avanti soprattutto grazie alla sua inventiva che ci facilita la vita”. I Merivot continuano ad innovare, soprattutto per necessità, ma con successo, gli strumenti utilizzati all’interno dell’azienda. Un esempio è un particolare tipo di bancale per le arnie che, incastrandosi sul muletto, permette di non fare fatica nel sollevarle. C’è poi anche la struttura del laboratorio di smielatura, nel quale sono stati montati diversi tubi e sistemi di leve per far scorrere il miele direttamente nei contenitori della maturazione.
Un altro elemento di innovazione è l’esperienza di Matteo, che più di tutti si sta facendo carico delle responsabilità e degli oneri del mestiere di apicoltore. Per continuare a migliorare i metodi dell’azienda, Matteo ha seguito diversi corsi di approfondimento riguardo la produzione del miele e la cura delle api che ha utilizzato per sperimentare in diversi modi come, ad esempio, con la produzione di piccole quantità di pappa reale.
In tutta la famiglia Merivot è presente questa volontà di crescere, di cambiare e di migliorare per continuare a portare avanti quello che, in fin dei conti, è sempre stato un hobby di famiglia.