Castello di Introd: la Regione conferma l’interesse, “ma mancano i soldi”

L’acquirente interessato al Castello dei conti Caracciolo di Brienza, un industriale milanese, potrebbe concludere l'operazione entro fine febbraio.
Il castello di Introd
Cultura

Il Castello di Introd ha “un ruolo importante dal punto di vista storico, culturale e architettonico per la Valle d’Aosta”, che però al momento non ha i soldi per fare valere il proprio diritto di prelazione.
A delineare in Consiglio regionale gli esiti delle valutazioni avviate dall’Amministrazione regionale è il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, rispondendo ad un question time della consigliera di Pcp Chiara Minelli.

“Le strutture evidenziano inoltre la possibile rapida fruizione del castello, perché, dal punto di vista strutturale, è già utilizzato per altre attività. Sono invece ancora in corso le valutazioni sulla sostenibilità economica, perché al momento non c’è la copertura economica per fare valere il diritto di prelazione e per un progetto di gestione futura”.

I tempi sono però stretti. L’acquirente interessato al Castello dei conti Caracciolo di Brienza, un industriale milanese, potrebbe concludere l’operazione entro fine febbraio. A quel punto in piazza Deffeyes arriverebbe dal notaio una Pec, e scatterebbero i 60 giorni per fare valere il diritto di prelazione.

“L’esame è in corso – prosegue Lavevaz – è chiaro che nessun passaggio formale è possibile fino a quando non arriverà la notifica dell’atto di acquisto”.

La speranza, auspicata dalla consigliera Minelli, è che la Regione “si attivi per ampliare i tempi della prelazione, in modo da concludere le verifiche economiche, oppure con i nuovi proprietari per mantenere la fruizione del castello”.

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