Da lunedì prossimo, 6 dicembre, giorno in cui scatteranno le misure di contenimento del Covid-19 introdotte dal decreto sul “Super Green Pass” le forze dell’ordine rafforzeranno i controlli, ma – è il questore Ivo Morelli a parlare – “per essere efficaci anche le categorie devono fare la loro parte”. In estrema sintesi, partecipare alle verifiche della certificazione per l’accesso ai diversi servizi e attività economiche, sportive e ricreative.
“Probabilmente – spiega il ‘numero uno’ della Polizia nella nostra regione – essere in ‘zona bianca’ da tempo ha distolto dall’emergenza. Occorre essere più attenti, tutti”. Un invito lanciato anche nell’incontro – cui Morelli ha preso parte oggi, venerdì 3 dicembre, con il presidente della Regione Erik Lavevaz, nell’esercizio delle funzioni prefettizie – in cui dall’altra parte del tavolo sedevano i rappresentanti degli enti locali, delle strutture regionali e dei settori economici (in particolare turistico, alberghiero, commerciale e dei trasporti) maggiormente coinvolti dal provvedimento governativo.
L’intensificazione delle verifiche vedrà l’impegno di tutte le forze dell’ordine, cioè Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, anche coinvolgendo le Polizie locali e il Corpo forestale, suddividendo il territorio per aree. “La logica – ribadisce il Questore – non è quella dei ‘blitz’. L’obiettivo è di creare una situazione di sicurezza partecipata, anche perché i numeri della campagna vaccinale in Valle dicono che l’85% della popolazione è titolare di un ‘Super Green Pass’”.
Parole cui fanno eco quelle del Presidente della Regione Lavevaz, secondo il quale “in questo delicato momento, l’obiettivo prioritario è quello di superare le criticità garantendo la partenza della stagione turistica invernale e la continuità delle attività economiche”. Certo, anche per il Capo dell’Esecutivo “è essenziale che ciascuno faccia la sua parte, agendo responsabilmente per il rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione dalla diffusione dell’epidemia”.
Significa rispettare il divieto di assembramento, il distanziamento fisico e l’uso dei dispositivi di protezione, ma anche – aggiunge, a sua volta, Lavevaz – “il possesso della certificazione verde Covid-19 così come è stata rimodulata” dal recente decreto legge. Se così non fosse, avverte però Morelli, dai controlli delle forze dell’ordine emergeranno eventuali illeciti e, se non si capisce che “lo sforzo cui sono chiamate le categorie è nell’interesse di tutti”, anche perché ci si avvicina al periodo di massima affluenza, ci sarà chi “dovrà assumersi le proprie responsabilità”.
“Dalla riunione di oggi – conclude il Presidente – è emersa la volontà di una stretta condivisione delle problematiche poste dalle nuova normativa per poter svolgere al meglio e in piena sicurezza le attività economiche e sociali necessarie all’avvio della stagione turistica”. Pertanto, nei prossimi giorni sarà garantito un raccordo tra le strutture della Presidenza e gli operatori economici, anche tramite la Chambre Valdôtaine, affinché possano essere sciolti alcuni dubbi interpretativi sull’applicazione delle nuove regole in alcune specifiche situazioni.
All’incontro erano anche presenti, oltre ai vertici delle forze dell’ordine della regione, l’assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, con delega agli impianti di risalita Luigi Bertschy, il presidente della Chambre Valdôtaine Roberto Sapia, l’assessora allo Sviluppo economico e alla Promozione turistica del Comune di Aosta Alina Sapinet eil sindaco di Hone Alex Micheletto, in rappresentanza del Celva. “Ci riserviamo – ha concluso Lavevaz – di convocare nelle prossime settimane altre riunioni per consolidare il confronto e lo scambio di informazioni ”.
Una risposta
I controlli andateli a fare nei bar di paese dove non c’è nessun tipo di controllo da parte dei gestori delle attività anzichè continuare a tartassare il centro storico!!! Nei bar di paese è anarchia totale e zero controlli!!!