Katya Foletto, 48 anni, ex segretaria della Cgil Scuola, nonché Presidente di Dora Donne in Valle d’Aosta, è la nuova consigliera regionale di parità.
A nominarla è stata oggi la Giunta regionale. Prende il posto di Laura Ottolenghi, il cui mandato era scaduto nelle scorse settimane.
All’avviso pubblico hanno presentato domanda 5 candidati. La Commissione giudicatrice – nominata dal Consiglio Politiche del Lavoro e composta da Carla Stefania Riccardi, Coordinatrice del Dipartimento Politiche del Lavoro e della Formazione, in qualità di Presidente; Roberto Bertone, in rappresentanza della parte datoriale e Giulia Giovanna Stacchino, in rappresentanza della parte sindacale, – ha attribuito il giudizio migliore alla sua candidatura di Foletto.
“Ritengo che il ruolo di monitoraggio, promozione e sostegno alle pari opportunità della Consigliera regionale di parità – dichiara l’Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Luigi Bertschy – sia strategico nella lotta a ogni forma di discriminazione basata sul genere. In continuità con il lavoro svolto da Laura Ottolenghi, che ringrazio a nome della Giunta regionale, mi felicito per la designazione di Katya Foletto a cui rivolgo i miei più vivi auguri di buon lavoro. Sono certo che la neo Consigliera darà un importante contributo per far crescere l’attenzione e la sensibilità della nostra comunità sulle politiche di genere, costruire insieme politiche virtuose e raggiungere obiettivi concreti”.
A Katya Foletto arrivano gli auguri di buon lavoro da parte delle due consigliere regionali di Progetto Civico Progressista Chiara Minelli e Erika Guichardaz.
“Katya Foletto è sicuramente una figura di grande competenza e professionalità – dicono le Consigliere -, che ha dimostrato attraverso il suo impegno, sia nell’attività sindacale sia in qualità di presidente di un’associazione femminile, di poter ben contribuire alla promozione e al controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, pari opportunità e non discriminazione. La Consigliera di parità ricopre un ruolo fondamentale in questa fase delicata, dove è evidente a tutti che appare indispensabile strutturare una strategia di intervento per contrastare le discriminazioni, ma soprattutto per incentivare le azioni positive.”
Una risposta
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