Il gip di Aosta, Maurizo D'Abrusco, ha respinto la richiesta di scarcerazione per Giovanni Frisina, di 28 anni, il poliziotto finito in carcere con l'accusa di sequestro di persona. L'avvocato dell'agente, Diego Perugini, del foro di Roma, ha già presenato ricorso al tribunale del riesame. ''Il gip di Aosta – commenta l'avvocato Perugini – sta valutando l'alibi che dato il mio cliente. Il giudice ha respinto la nostra richiesta di scarcerazione, per la possibilita' di inquinamento delle prove. Sono ancora molti i fatti da verificare''.
Frisina, venerdì scorso, era comparso davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia. Il ragazzo aveva fortemente respinto tutte le accuse.
Secondo l'accusa, nell'agosto di quest'anno, in due episodi distinti, avrebbe sequestrato e minacciato un finanziere e poi un'amica puntando loro una pistola alla testa. Il tutto sarebbe successo sotto gli occhi della fidanzata. Ma nessuno ha sporto denuncia. Tutto è partito dalle dichiarazioni delle madre della fidanzata di Frisina, che avrebbe detto agli inquirenti le confidenze fatte dalla figlia. Tra queste anche questi episodi. Fatti smentiti dalla stessa ragazza, ma per gli investigatori non sarebbe attendibile in quanto soggiogata dallo stesso Frisina.
L'agente, prima in servizio alla polizia di frontiera del Monte Bianco e ora trasferito a Milano per incompatibilità ambientale, è stato arrestato martedì scorso dall'aliquota dalla pg della polizia di stato in stanza alla procura di Aosta in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Maurizio D'Abrusco, su richiesta del pm Luca Ceccanti.