Leggendo l’articolo sul ritorno in classe il 19 settembre sono stato colpito dalle motivazioni che hanno spinto l’amministrazione regionale a decidere questa data: precauzione.
Una precauzione presa dall’amministrazione regionale a tutela del proprio mal-operato in merito alla nomina tardiva delle supplenze che non tutela minimamente gli attori principali: gli studenti e le proprie famiglie che, purtroppo, sono sprovvisti di una propria rappresentanza in grado di difenderne i diritti e gli interessi.
Gli studenti e le famiglie non hanno un sindacato che li tuteli contro queste decisioni “precauzionali” che tutelano unilateralmente amministrazione e dipendenti pubblici in questo settore. Eh si perché le motivazioni sono semplici: burocratiche, salariali, contributive, niente a che fare con argomentazioni didattiche o di opportunità educativa.
Le difficoltà a cui devono far fronte le famiglie per fronteggiare le precauzioni adottate dalla giunta regionale saranno state valutate appieno? Organizzative, economiche, possiamo immaginare tutti.
Bene, aggiungiamole allora all’aumento esponenziale dei disagi dovuti agli innumerevoli scioperi che hanno FLAGELLATO l’anno scolastico ora in chiusura e che certamente verranno replicate l’anno venturo.
Aggiungiamole all’innesto delle prossime restrizioni Covid che sicuramente adotteremo il prossimo inverno.
A famiglie e studenti la somma restituirà incostanza, inaffidabilità, incertezza.
Purtroppo alle famiglie non resta che mugugnare, niente più.
Michel Durello