Un manuale per sopravvivere al Natale. Non è una sterile provocazione quella di Paolo Curtaz, noto ex parroco di Rhêmes-Saint-Georges, Rhêmes-Notre-Dame, Introd e Valsavarenche, delle cui vicende personali si sono spesso occupati i media locali. Curtaz, che recentemente ha ottenuto la dispensa dagli obblighi sacerdotali, ha dato alle stampe un'opera intitolata "Dov'è colui che è nato?".
Apprezzato commentatore del Vangelo, attivo sulle pagine del suo blog "ti racconto la parola" l'ex parroco del Gran Paradiso presenterà ufficialmente il suo libro l'11 dicembre, alle 18.30, in biblioteca regionale. Si tratta, per usare le parole dell'autore, di "una specie di Bignami da tenere in tasca come lettura e antidoto".
Si profila infatti all'orizzonte l'annuale maratona natalizia, con i suoi fasti e riti, annunciata dalla consueta corsa ai regali. Nei giorni in cui si ostentano, con scambi di doni e banchetti, il benessere materiale e la concordia familiare ad ogni costo, è fatale, per molti, fare indigestione. Paolo Curtaz, con stile lieve e ironico, cerca di riportare alla luce il Natale autentico, seppellito sotto tonnellate di vuota retorica pubblicitaria. Come un archeologo Curtaz scava, strato dopo strato, eliminando il superfluo, per restituire freschezza narrativa alla storia della nascita di Gesù, che ripercorre un capitolo dopo l'altro. A guidarlo non è l'ortodossia dei dogmi cristiani appresi a memoria, e subiti da generazioni svogliate di cattolici nell'ora di catechismo, quanto la riscoperta del mistero, dello stupore e della fede. E' un libro per credenti, quindi, ma non solo, in quanto propone in una veste moderna riflessioni che accompagnano l'umanità da sempre.
Mentre infuria una lotta titanica tra i due Natali, quello pagano, consumista ed eccessivo, e quello religioso, statico come un presepe, spesso recitato dai fedeli con riti e formule svuotati di sostanza, Paolo Curtaz sceglie una terza via, che recupera e attualizza il messaggio evangelico. Il suo vissuto quotidiano gli offre vari spunti di riflessione, perciò il libro è arricchito frequentemente da annotazioni, dialoghi e ricordi. La conclusione è affidata a un dono che l'autore vuole offrire ai lettori, tre piccoli racconti di Natale.
