Ce l’ha fatta per le sue capacità, notate anche dalla più titolata giocatrice di pallavolo della storia italiana, Manuela Benelli. Ma ce l’ha fatta anche grazie a un lavoro, anche questo di squadra, che ha coinvolto a tempo pieno la sua famiglia, soprattutto nell’anno scolastico appena trascorso.
A raccontarci il traguardo, o meglio il nuovo inizio, di Giulia Polignone, che da questo autunno giocherà come palleggiatrice nel settore giovanile di una delle più importanti società di pallavolo nazionali, è la madre Monia Zatini. “Il percorso di Giulia è iniziato da piccola, dai sei ai dieci anni ha giocato nell’Aosta Volley e poi si è trasferita nel Fenusma. Il vero salto l’ha fatto però nel 2020, quando, dopo il primo lockdown, mio marito ed io abbiamo pensato di farle fare qualcosa di diverso, dopo tutti i mesi che aveva dovuto passare in casa, morendo dalla voglia di giocare. L’abbiamo così iscritta a un camp specializzato organizzato a Ravenna da Manuela Benelli, che ha notato in Giulia quello che noi stessi vedevamo mentre la allenavamo”.
Al mondo della pallavolo appartengono infatti anche mamma Monia e papà Luca, che grazie alla figlia hanno riscoperto un vecchio amore. “Mio marito ha giocato a lungo nell’Olimpia Volley”, rivela Monia, “e ha delle caratteristiche fisiche, a partire dall’altezza di oltre un metro e novanta, che Giulia ha senza dubbio ereditato. Io sono di Firenze ma ho sempre giocato e insieme abbiamo fatto un corso per allenatori nell’Aosta Volley, ritornando così nel mondo della pallavolo che avevamo messo da parte seguendo nel calcio il nostro figlio più grande”.
Così, i genitori di Giulia hanno deciso di cogliere l’invito di Manuela Benelli a spingersi oltre il ristretto campionato valdostano: “Giulia si è sempre allenata con ragazze del 2006-2007 perché aveva le caratteristiche sia tecniche sia fisiche per farlo. Quando ha finito il camp Manu Benelli ha chiamato da parte mio marito e gli ha detto di non perderla di vista e di uscire fuori dalla Valle perché secondo lei dovevano vederla. Un anno fa ci siamo quindi fatti coraggio e Giulia è entrata nella società di Settimo Torinese Lilliput, con cui ha disputato il campionato di under14 eccellenza”.
Inizia così il percorso di Giulia in quello che la madre definisce “la pallavolo più seria”, dove si intensifica anche il gioco di squadra dei genitori, che la accompagnano a Torino dai quattro ai sei giorni alla settimana, per tutto l’anno scolastico. Fino a quando, durante un trofeo a Torino, un collaboratore del Vero Volley Monza viene a vedere giocare Giulia, senza che lei o i genitori lo sappiano.
“A giugno ci ha chiamati il direttore sportivo, le hanno fatto un provino il 30 giugno e il 5 luglio ci hanno comunicato che era stata presa. È un treno che passa una volta nelle vita e non potevamo non farglielo prendere. È stato uno stillicidio sia a livello economico sia di stress e ci siamo dovuti organizzare, ad esempio portandoci il lavoro da fare in macchina durante gli allenamenti, visto che non potevamo entrare in palestra in periodo di Covid. Il fratello di Giulia poi ha dovuto imparare a gestirsi da solo quando noi non c’eravamo, ma tutto è stato ripagato alla fine e lo rifaremmo mille altre volte”.
Dal 28 agosto Giulia è nella foresteria del Vero Volley Monza, composta da due ville separate dove vivono i ragazzi e le ragazze del settore giovanile, provenienti da tutta Italia e controllati da tutor. Giulia, che ad Aosta era iscritta alla scuola media musicale “Eugenia Martinet”, dove suonava il flauto traverso, quest’anno frequenterà la terza media presso la scuola “Enrico Fermi” di Villasanta (MB). “C’è una macchina enorme dietro al Vero Volley, è praticamente un’azienda con più di quaranta dipendenti”, continua la mamma. “Giulia è la più piccola perché sono quasi tutti del 2007 in su. Sono contenta perché mi sembra un posto tranquillo dove lasciare mia figlia e sono rimasta stupita perché il vitto e l’alloggio sono completamente a carico della società: paradossalmente dobbiamo comprare solo i libri di scuola, che invece erano gratuiti in Valle!”.
Dietro le parole di Giulia si riflette invece l’emozione dei primi giorni di una nuova avventura: “Sono molto contenta di far parte del gruppo Vero Volley Monza, una tra le realtà più importanti a livello nazionale. Non vedo l’ora di conoscere la realtà della pallavolo lombarda e ringrazio la Volley Academy Manù Benelli per aver sempre creduto nelle mie capacità!”.
2 risposte
voglio vedere tu cos hai fatto di importante nella vita, sei così triste che esprimi il tuo disagio sotto l’articolo di una tredicenne che insegue il suo sogno e ci sta riuscendo
Ma nemmeno fosse andata a giocare in Nazionale…