Valpelline torna ad animarsi con la “Féa de Vapeleunna”

Lungo tutta la giornata di domenica 18 settembre il clima di festa dimenticato dopo la pandemia ricomincerà a invadere il paese tra batailles, mercatini e tanto buon cibo.

Dopo due edizioni in sordina dovute alla pandemia, lungo tutta la giornata di domenica 18 settembre Valpelline tornerà a festeggiare la tradizionale “Féa de Vapeleunna” in un dimenticato clima di festa e spensieratezza. Organizzata da una rete sinergica di enti e associazioni tra cui il Comune, la pro loco, gli allevatori bovini e caprini e i volontari del soccorso, l’antica fiera rappresenta per residenti e non un positivo ritorno alla normalità dopo le restrizioni e le regole ferree imposte dal Covid.

Tale appuntamento autunnale tradizionale e gradito risale addirittura al lontano 1830, quando, secondo quanto appuntato dall’Abbé Henry all’interno di uno dei suoi volumi, esso veniva sfruttato come forma di pacificazione delle discordie latenti tra Italia e Svizzera, ma, mutatosi e aggiornatosi negli anni per adattarsi alle esigenze del tempo, di certo non sente sulle spalle il peso dei secoli.

La giornata prenderà il via attorno alle 10,00 con lo schieramento sulla piazza centrale dei variopinti banchetti allestiti da hobbisti ed espositori, che, tra un cliente e l’altro, saranno anche oggetto di premiazione; si proseguirà ancora alle 10,45 con le consuete celebrazioni della messa all’interno della chiesa parrocchiale di Valpelline. Nel ricchissimo programma della domenica non sarebbe potuta mancare l’apprezzatissima e tipica “seupa”, che verrà servita, a partire dalle 12,30, sia dall’apposito stand sia dalle attività commerciali del paese aderenti all’iniziativa. Tocco finale del pomeriggio, poi, l’attesa eliminatoria del campionato regionale della “Bataille des chèvres”, che terra con il fiato sospeso allevatori e partecipanti sino alla prima serata.