Un mese di prevenzione contro il tumore al seno

In occasione del centenario di Lilt, mercoledì 19 e giovedì 20 dalle 10 alle 18 e venerdì 21 dalle 10 alle 13 sarà presente in Piazza Chanoux un ambulatorio mobile attrezzato per l’effettuazione di mammografie ed ecografie a cura di un medico senologo specializzato.
Roberto Alessandro Barmasse e Salvatore Luberto
Sanità

Una lotta che passa attraverso una diagnosi tempestiva, una sensibilizzazione collettiva a cura di coloro che vivono la malattia sulla propria pelle, una serie di proposte tra scolarità e screening: con l’inizio del mese di ottobre prende il via la “Campagna nastro rosa” di contrasto al tumore al seno. Le iniziative così messe in campo nonché qualche dato tra guarigioni e mortalità sono stati presentati oggi, martedì 4 ottobre, nel corso della conferenza stampa pensata dall’assessorato sanità e dalla sezione valdostana della Lega italiana per la lotta contro i tumori.

La campagna

In occasione del centenario di Lilt, mercoledì 19 e giovedì 20 dalle 10 alle 18 e venerdì 21 dalle 10 alle 13 sarà presente in Piazza Chanoux un ambulatorio mobile attrezzato per l’effettuazione di mammografie ed ecografie a cura di un medico senologo specializzato.

“Quest’anno la nostra associazione, da sempre attiva nelle scuole a suo completo finanziamento, punta a entrare in contatto con insegnanti e giovani per insegnare loro, con il consenso di presidi e forze politiche, tecniche quali l’autopalpazione per loro potenzialmente utili negli anni a venire – racconta il presidente della sezione valdostana della lega, Salvatore Luberto -. Sensibili alle problematiche dei rincari energetici, peraltro, abbiamo deciso, nonostante l’offerta da parte degli assessorati competenti, di rinunciare alla oramai abituale illuminazione in colore rosa dei principali monumenti valdostani”.

Il tumore al seno

Sono circa 60 mila – quasi il 30% sul totale delle neoplasie – le nuove diagnosi di cancro al seno registrate annualmente in Italia; fortunatamente e differentemente da una decina di anni fa, tuttavia, le potenzialità di guarigione risultano a oggi molto elevate, tanto che per tumori di dimensioni inferiori al centimetro le percentuali di ripresa si attestano attorno al 90%.

“Il messaggio che noi così come le altre 106 sezioni italiane della nostra lega vogliamo trasmettere è quello di iniziare a investire in salute e non in malattia, guardando non tanto al più immediato domani quanto piuttosto al più lungo futuro – continua Luberto -. Purtroppo la pandemia ha finito con il distogliere la nostra attenzione dalla concreta e grave problematica dei tumori, diagnosticati quotidianamente a circa 1000 connazionali e causa di morte di altri 500”.

Roberto Alessandro Barmasse e Salvatore Luberto
Roberto Alessandro Barmasse e Salvatore Luberto

Lo stato dell’arte della prevenzione

Grazie alla “Campagna nastro rosa” e alla serie di iniziative correlate spalmate lungo tutto l’arco dell’anno, la Valle d’Aosta si colloca tra le regioni dotate della più ampia fascia di screening.

“A causa della chiusura degli ambulatori nel marzo del 2020 e della conseguente interruzione degli screening e nonostante la ripartenza delle procedure già a decorrere dal maggio del 2020, abbiamo subito un allungamento enorme delle tempistiche delle prestazioni nonché un accumulo dei ritardi pregressi che ci ha impedito di mantenere un buon ritmo – illustra il dottor Maurizio Castelli -. Grazie però a un apposito piano di rientro, siamo stati in grado di giungere a un recupero importante che si aggira attorno al 70% e prevediamo di raggiungere la quasi totalità entro la fine dell’anno”.

“Grandi passi avanti”

L’importanza della campagna risiede nel suo obiettivo principale di sensibilizzazione di donne e ragazze circa la garanzia offerta da azioni di prevenzione quali autopalpazione o mammografia di cura completa e poco invasiva di tale tipologia particolarmente aggressiva di cancro.

“In tempi recenti sono stati compiuti grandi passi avanti nella direzione di una guarigione totale da tale patologia dopo i 5 anni di trattamento e controllo, indubbiamente favoriti da percorsi terapeutici mirati e soprattutto dalla diagnosi precoce permessa dagli screening – spiega l’assessore nonché senologo Roberto Alessandro Barmasse -. In Valle d’Aosta è possibile aderire volontariamente a esami di prevenzione già a partire dai 45 anni, ma, dal momento che l’età di contrazione della malattia pare in abbassamento, è importante agire anche prima del solo ambito interessato dalle campagne”.

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