Il Ris di Parma chiarirà chi è l’autore materiale del delitto Tealdi

I due domenicani accusati di omicidio, Cristian Candelario Abreu e Victor Manuel Seijas Cuevas si autoaccusano. Ora, i carabinieri, che hanno svolto le indagini, aspettano di sapere di chi sono le impronte sui cavi con cui è stato strangolata la vittima.
Armando Tealdi
Cronaca

Saranno i risultati degli accertamenti tecnici dei Ris di Parma a chiarire chi tra di due domenicani, accusati dell'omicidio di Armaldo Tealdi, il pizzaiolo di 40 anni di Fénis, ucciso il 27 dicembre scorso. Infatti, i due si autoaccusano. Ora, i carabinieri, che hanno svolto le indagini, aspettano di sapere di chi sono le impronte sui cavi con cui è stato strangolata la vittima. Una cosa è certa. Quelle di Abreu ci saranno sicuramente, infatti, l'uomo ha dichiarato di aver slegato il pizzaiolo e di averlo poi adagiato sul letto.

Nei giorni scorsi, il pm di Aosta, Daniela Isaia, che coordina le indagini, ha interrogato Cristian Candelario Abreu, il vicino di casa della vittima, e il suo complice Victor Manuel Seijas Cuevas, di 25 anni. Entrambi hanno risposto alle domande, accusandosi l'un l'altro. In questi giorni, gli avvocati difensori dei due uomini, incontreranno il pm, che cercare di capire quale linea difensiva adottare.

La procura ha cambiato il capo di imputazione in omicidio aggravato per futili motivi e rapina. Infatti, secondo l'accusa, il movente per il delitto sarebbero stati i soldi. I due, dopo aver picchiato e poi strangolato il pizzaiolo, sono poi fuggiti con circa 700 euro.

Abreu, difeso dall'avvocato Stefano Moniotto del foro di Aosta, non ha cambiato la sua versione dei fatti. Ha sostenuto di aver partecipato alla rapina, ma di non aver ne' picchiato ne' ucciso Tealdi. Ha poi spiegato di aver paura del suo connazionale, in quanto lo avrebbe minacciato se ne fosse andato o se avesse parlato.
''Il mio assisto – spiega Moniotto – ha raccontato la sua verita' dei fatti, ma ci sono ancora particolari da chiarire''.

''Si tratta di una situazione complicata – sottolinea l'avvocato Stefano Rigutto, del foro di Milano, difensore di Cuevas – il mio cliente accusa il suo connazionale, e tutto il castello accusatorio si regge sulle dichiarazioni di entrambi''.

Domani o dopodomani sarà consegnata al pm anche la relazione dell'autopsia sul corpo della vittima, eseguita dal medico legale Roberto Testi: è stato accertato che Tealdi è morto per strangolamento, ma prima è stato a lungo picchiato (in particolare sul capo).

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