Anche ad Aosta, nell’ambito delle celebrazioni del 171° anniversario della Polizia di Stato, ha trovato spazio il ricordo dell’assistente capo coordinatore Domenico Zorzino, morto all’inizio del mese scorso, cercando di soccorrere un anziano caduto in un canale nel padovano. La figura del poliziotto “che ha anteposto altro all’io” è stata evocata nel messaggio del capo del Dipartimento di Pubblica sicurezza, Lamberto Giannini, che ha parlato di “esempio che Domenico lascia alla Polizia di Stato”.
Le celebrazioni in Valle
La cerimonia, nella nostra città, si è tenuta nel salone di palazzo regionale ed è stata caratterizzata dal ritorno alla formula pre-Covid. Ai messaggi istituzionali (sono stati letti anche quelli del presidente della Repubblica Mattarella e del Ministro dell’Interno Piantedosi), è seguito il questore di Aosta Carlo Musti, netto nel ricordare che “è vitale che ogni giorno e ogni anno venga rinnovato il patto di lealtà ai cittadini e alle istituzioni, che è alla base di questa celebrazione”.
La massima autorità della Polizia nella regione ha poi invitato i cittadini a non “avere sfiducia nelle forze dell’ordine”, richiamandoli al fatto che “bisogna sempre denunciare, perché a non farlo si favorisce chi delinque”. “Ognuno di noi – ha institito Musti – deve fare la propria parte”, rammentando poi i casi in cui spesso si “girano video, da postare sui social, anziché chiamare le forze dell’ordine”.
I dati sull’attività
L’anniversario della Polizia è poi l’appuntamento in cui dire di obiettivi e risultati raggiunti in Valle d’Aosta. Nel periodo tra l’aprile 2022 e lo scorso marzo, sono stati in tutto 54 gli arresti e 248 le denunce (i primi in calo dell’11% e le seconde in aumento del 31% sugli stessi mesi dell’anno prima). 2.485 le pattuglie sul territorio regionale, con 16.566 cittadini controllati e 6.023 veicoli. Per quanto riguarda la Divisione anticrimine, si segnalano gli aumenti (da 8 a 26) del foglio di via obbligatorio e degli ammonimenti del Questore (da 6 a 14).
La Squadra Mobile ha sequestrato, in varie operazioni, quasi due chilogrammi di hashish, 140 grammi di Marijuana, 75 grammi di cocaina e 72 grammi di eroina. Nel campo della polizia amministrativa sono stati rilasciati o rinnovati, tra l’altro, 636 porti di fucile e 4 di pistola. L’ufficio immigrazione ha proceduto a 97 espulsioni di cittadini stranieri, mentre gli agenti del servizio di soccorso e sicurezza in montagna hanno soccorso 1.959 persone. L’ordine pubblico ha visto l’emanazione di 1.165 ordinanze, relative ad eventi tra i quali il questore Musti ha rammentato la fiera di Sant’Orso e il “Jova Beach Party”.
La Polizia di frontiera ha arrestato 51 persone e ne ha denunciate 171. Quella ferroviaria ha scortato 82 treni, denunciando una persona. La Polstrada ha elevato 12.616 contravvenzioni, per un totale di 1.660.378 euro ed ha ritirato 220 carte di circolazione e 146 patenti. 212 (dodici in più del periodo precedente) gli incidenti rilevati: 3 mortali, 66 con feriti e 143 con soli danni. Nel campo della sicurezza cibernetica, la Polizia delle comunicazioni ha denunciato 35 persone.
Lodi ed encomi al personale
Assieme alle altre forze dell’ordine presenti in Valle, ha aggiunto il Questore Musti, “costituiamo un sicuro presidio per la Valle d’Aosta e una garanzia per la legalità”. La celebrazione odierna, come di consueto, ha anche rappresentato il momento dell’attribuzione di diverse lodi ed encomi a personale di Polizia distintosi nel servizio.
Quest’anno sono andate a: Paolo Pramotton, Marco Gamalero, Fabrizio Curtaz, Ennio Cavedon, Maurizio Turco, Sergio Cosentino, Riccardo Leo, Massimo Denarier, Luigi Pellegrino, Eros Sorace, Lara Delpiano, Raffaele Avallone, Mario Dialley, Stefano Molena, Davide Gerbelle, Omar Ernesto Jerusel.
Il “passaggio di conesegne”
La celebrazione è stata quindi chiusa, dopo l’esibizione del coro dell’istituzione scolastica “Saint-Roch” di Aosta, dall’ideale “passaggio di consegne” tra Francesco Cannolicchio, “memoria storica” dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato in Valle e una giovane agente giunta da poco in Valle per l’inizio della sua carriera. “Esserci sempre – ha concluso il Questore, ricordando il popolare ‘hashtag’ della Polizia – significa esserci stati in passato, oggi e in futuro”.