La Valle d’Aosta dice “No” al commissariamento delle proprie competenze da parte del Governo in materia di immigrazione. Assieme a Puglia, Emilia Romagna, Toscana e Campania, la nostra regione ha sollevato dei rilievi sull’istituzione di un commissario per la gestione dell’accoglienza dei migranti.
Il Presidente della Regione Renzo Testolin ha evidenziato in particolare il non coinvolgimento delle Regioni nell’individuazione dei siti per hotspot e centri alloggio e la deroga del sistema normativo regionale in assenza di specifiche intese con le Regioni.
“In questa fase di emergenza la Valle d’Aosta – spiega il Presidente Renzo Testolin – non si sottrarrà alle proprie responsabilità, attraverso modalità che rispettino le specificità statutarie e il particolare ordinamento della Regione autonoma, in uno spirito di collaborazione con il Governo e di piena coesione con le altre Regioni per fronteggiare e superare questa delicata situazione”.
Il nuovo commissario per l’emergenza è stato individuato in Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno.
“Le regioni di sinistra sono le uniche che si oppongono ad una cosa normale che ci chiede anche l’Europa e cioè di allontanare dal territorio chi entra irregolarmente” attaccava ieri il vice premier e leader della Lega Matteo Salvini.
La nuova figura commissariale dovrà coordinare le attività per l’ampliamento delle capacità del sistema di accoglienza, coinvolgendo i territori interessati nella gestione degli hotspot e dei Centri di alloggio provvisorio. Valenti dovrà individuare anche soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, oltre ai territori in cui saranno realizzate delle specifiche strutture di accoglienza.