In merito all’articolo “le scuole dell’infanzia di Chatillon e Signayes a rischio chiusura per mancanza di iscrizioni” pubblicato da voi il 19 aprile i genitori degli alunni attualmente frequentanti il plesso scolastico di Signayes esprimono, a seguito della riunione tenutasi nella giornata di martedì 18 aprile, un doveroso e sentito ringraziamento per la volontà e il grande impegno che il Comune di Aosta, con l’assessore Samuele Tedesco e la vicesindaca Borre in prima persona, hanno dimostrato per scongiurare la chiusura, proponendo una concreta soluzione alle difficoltà organizzative emerse dal dirigente.
Con tale lettera i genitori, comunque consapevoli delle difficoltà organizzative e dello sforzo necessario da parte dell’istituzione scolastica per mantenere aperta la piccola scuola, desiderano esprimere il loro dissenso circa l’affermazione del dirigente Lo Baido, secondo il quale l’interesse a livello educativo e didattico per una scuola con poche unità verrebbe a mancare. Al contrario, come testimoniato da alcune mamme intervenute alla riunione, l’esperienza educativa e umana dei loro bimbi ha assunto uno speciale valore aggiunto proprio grazie al piccolo gruppo, rispetto ad altre realtà con numeri alti, frequentate precedentemente. I bambini sono infatti aiutati a relazionarsi e ad apprendere in un ambiente familiare, semplice e curato e dalla possibilità di riservare particolare attenzione ad ognuno di loro.
Alla luce di quanto sopra, si coglie l’occasione per comunicare alle mamme con bimbi di fascia d’età compresa tra i 3 e i 5 anni che devono scegliere l’Asilo per i propri bimbi che la realtà scolastica di Signayes è da prendere in considerazione proprio perché è una realtà piccola e famigliare e dove i bimbi vengono accuditi e stimolati nel migliore dei modi.
E possiamo affermare anche che non mancherà la continuità così importante per questo percorso scolastico.
I genitori della scuola dell’infanzia di Signayes
Una risposta
Vedremo se alle parole dell’Assessore e della vice Sindaca seguiranno i fatti, che i politici sono tutti bravi a parlare!