Vi scrivo questa mail a malincuore stufa della situazione valdostana in cui ci troviamo.
Dopo varie visite fatte sempre privatamente per via dei tempi lunghi di attesa che ci sono in ospedale per le prestazioni sanitarie, oggi ci riprovo a chiamare il Cup del Parini perché una persona non può mica spendere più di un quarto del suo stipendio per curarsi.
Devo prenotare dei raggi tempo stimato 2 ottobre, mi rendo conto che i raggi non sono una questione di vita o di morte ma poi ci lamentiamo che il pronto soccorso viene invaso da persone che non sono così gravi e che potrebbero recarsi tranquillamente in ambulatorio, mi sembra un topo che si morde la coda, la situazione va risolta, non possiamo più aspettare, i cittadini hanno il diritto di potersi curare.
Io mi sento fortunata e grata ad avere uno stipendio e anche se con fatica riesco a potermi pagare visite private e a pagamento ma non tutti hanno un lavoro o uno stipendio dignitoso e possono permettersi questo.
Paghiamo le tasse tutti i mesi, è doveroso rendere il servizio della sanità pubblica molto più efficiente.
Mi rendo conto che forse questa lettera non servirà a niente ma il tempo del silenzio oramai è finito, la scusante della pandemia per il COVID-19 non regge più.
Una risposta
Ha tutta la mia solidarietà ma serve a poco. sembra che Aostasera lo leggano in 4 gatti visto che i commenti sono sempre dei soliti.