Turismo, prenotazioni a rilento per l’estate 2023

L’inverno 2022/2023 si è rilevato un successo, con 462.521 arrivi e 1.472.044 presenze di cui 212.691 italiani e 204.368 stranieri nel solo comprensorio del Monte Bianco; tra le strutture le più gettonate figurano gli alberghi a 3 stelle (521.837) o a 4 stelle (396.302).
Trekking Foto AostaSera
Turismo

Poche prenotazioni per tutto il mese di giugno, movimento in lieve calo anche a luglio e agosto: i delegati Adava dei vari comprensori della regione guardano un po’ sfiduciati alla prossima estate 2023. Tra chi punta il dito contro il meteo incerto e chi accusa la tendenza dei turisti a prediligere quest’anno le località di mare, a molti non resta che attendere l’inizio della stagione calda e sperare nei soggiorni last minute.

“L’anno scorso il clima secco e le temperature elevate invitavano maggiormente a salire in Valle d’Aosta, mentre ora nel fondo Valle le condizioni climatiche e le loro previsioni spostano le uscite o addirittura le annullano – commenta Luigi Fosson, presidente dell’Associazione degli albergatori valdostani -. Non azzardo comunque pronostici poiché credo che oramai gli ospiti decidano con poco preavviso, optando per più vacanze di minore durata e rendendo dunque fondamentale per l’attrattiva locale l’offerta di eventi, servizi, sport e cultura organizzata”.

La montagna

Nemmeno le alte quote e l’aria fresca di montagna sembrano invogliare i turisti italiani e stranieri a fare vista alla regione: Palmira Neyroz, delegata del comprensorio di Cervinia, e Marco Gorret, delegato del comprensorio di Valtournenche, ipotizzano tre mesi di poca o media attività che, come ogni anno, potrebbero tuttavia migliorare in vista del bel tempo che ancora tarda ad arrivare.

“Da quando il meteo non è più troppo stabile non stiamo registrando numeri particolarmente interessanti, perciò speriamo proprio in un’estate soleggiata – prosegue Pietro Imbimbo Roullet, delegato Adava per il comprensorio di Cogne -. In linea di massima in termini di soggiorni siamo leggermente sotto all’anno passato ma abbiamo notato per giugno una clientela più internazionale, per luglio e agosto più italiana, per poi tornare a quella straniera verso l’autunno”.

D’accordo anche Daniele Valverde, delegato di Gressoney, e Mirco Pellissier, delegato della Val di Rhêmes, dettisi delusi da una stagione che ancora fatica a decollare e cautamente ottimisti verso le settimane a venire.

“Dopo un mese di giugno influenzato dal tempo con maggiore concentrazione nei weekend, il mese di luglio pare in linea con lo scorso anno ma per entrambi le prenotazioni sono per metà di stranieri – spiega invece Alessia Gontier, delegata Adava per il comprensorio di Champorcher -. Il mese di agosto sta andando un po’ a rilento ma si sta riempiendo per larga parte di italiani, mentre settembre resta per ora molto tranquillo”.

Positivi, per converso, i numeri di Brusson e La Thuile, dove i delegati Adava Gabriella Minuzzo e Glauco Falzone riscontrano presenze italiane e straniere molto buone tra luglio e agosto, dove grazie agli eventi sportivi e alle manifestazioni enogastronomiche iniziano a decollare anche le prenotazioni infrasettimanali.

“A Torgnon la maggior parte delle strutture aprirà a metà giugno, a luglio le richieste sono buone soprattutto in concomitanza dei concorsi ippici e ad agosto e settembre le aspettative sono rosee anche se per il momento è tutto molto calmo – continua Elena Martina Vesan, delegata del comprensorio di Antey-Saint-André -. Ad Antey la stagione prenderà il via questo giovedì 15 giugno ma abbiamo buoni numeri sia ora sia a luglio mentre temo si dovrà attendere il last minute per agosto”.

Diversa la zona del Gran San Bernardo, con un ottimo movimento sia sulla settimana che nei weekend dovuto principalmente ai passaggi lungo la Via Francigena: come sottolinea la delegata Adava Marta Cretaz, “a Valpelline le previsioni sono soddisfacenti già dalla metà di questo mese, mentre a luglio iniziano a smuoversi per i viaggi dagli otto ai dieci giorni”.

La media Valle

Nella zona la della media Valle le delegate di Aosta e Châtillon, Jeannette Bondaz e Cristina Rore, concordano su di un andamento a rilento nel mese di giugno, dove a farla da padrone sono le vacanze brevi limitate ai soli fine settimana; a fronte delle scarse richieste del mese di luglio aumentano quelle per il mese di agosto, così come viene prolungata la durata dei soggiorni rispetto al passato. La clientela risulta perlopiù italiana o svizzera, anche se quella di origine francese tende ad anticipare i propri viaggi in previsione della chiusura del Tunnel del Monte Bianco. Differente la prospettiva del delegato di Saint-Vincent, Carlo Motto Ros, che osserva: “Gli ultimi quindici giorni di giugno vanno molto bene grazie alle presenze apportate dalle finali dei campionati italiani di biliardo, ad agosto le domande sono buone ma abbiamo ancora una discreta disponibilità per via della durata accorciata dei pernottamenti”.

Residenze, ostelli e b&b

John Ferraris, delegato del gruppo Adava dedicato alle residenze turistico-alberghiere, conferma due primi mesi estivi tranquilli e stabili nonché un agosto non dissimile dagli anni passati e un settembre ancora in fase di stallo.

“Le prenotazioni al momento sono per alcune strutture tra cui Bionaz e Verrès in linea con lo scorso anno e per altre tra cui Saint-Barthélemy addirittura in aumento – constata Laura Oberti, delegata del gruppo ostelli -. Quanto ad Arnad, accanto all’aumento di giugno e luglio, il mese seguente resta standard”.

Come notato dalla delegata Ilaria Sonatore, nemmeno i pernottamenti brevi dei bed&breakfast paiono attirare i turisti dell’estate, forse più propensi a “prenotare sempre più sotto data sulla base del meteo”.

L’inverno 2022/2023

L’andamento ancora in sordina di questa estate 2023 fa il paio con un inverno 2022/2023 rilevatosi un inatteso successo, con 462.521 arrivi (di cui 383.243 nelle strutture alberghiere e 79.278 nelle strutture extra-alberghiere) e 1.472.044 presenze (di cui 221.322 nelle strutture alberghiere e 1.250.722 nelle strutture extra-alberghiere).

I numeri migliori riguardano il comprensorio del Monte Bianco, con 212.691 presenze italiane e 204.368 presenze straniere tra il mese di dicembre del 2022 e il mese di marzo del 2023; ottimi anche i risultati del comprensorio del Monte Cervino (104.720 presenze italiane e 286.838 presenze straniere) e del comprensorio del Monte Rosa (126.952 presenze italiane e 108.187 presenze straniere). Meno attrattiva la Valle centrale, con 67.017 presenze italiane e 29.603 presenze straniere, +19% rispetto alla stagione passata; male anche il turismo nella valle del Gran San Bernardo, che riscontra un -7% di afflusso rispetto al biennio 2021/2022.

Tra le tipologie di struttura quella più gettonata restano gli alberghi a 3 stelle (521.837) o a 4 stelle (396.302); 2 stelle (101.155) e 5 stelle (68.350) rivelano numeri similari a quelli degli affittacamere (59.444) e degli appartamenti per vacanze (59.746). Minore movimento invece per le residenze turistico-alberghiere (27.322 a 2 stelle, 60.700 a 3 stelle e 71.423 a quattro stelle) e i b&b (15.844) così come per rifugi (4.066), ostelli (4.008) e campeggi (3.599 a 2 stelle, 9.634 a 3 stelle e 6.086 a 4 stelle).

2 risposte

  1. Ma sì, diamo la colpa al tempo, non al fatto che qui non si sa fare turismo e la Vallée non offre nulla di alternativo, in caso di maltempo…

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