“L’ultima cordata del notaio”: serata in memoria di Ottavio Bastrenta

A rievocare la figura dell’illustre valdostano, scomparso nel 2004, sarà il cantautore Roberto Contardo accompagnato da Paola Roman, Dino Carlino e Beppe Barbera. L'appuntamento, gratuito, è in programma giovedì dalle ore 21,00 al Théâtre de la Ville.
Il notaio Bastrenta
Cultura

Il notaio Ottavio Bastrenta e in particolare la sua amicizia con Guido Rossa, operaio e sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse nel 1979 a Genova verrà ricordato giovedì prossimo dalle ore 21,00 al Théâtre de la Ville di Aosta in una serata dal titolo “L’ultima cordata del notaio”.
A rievocare la figura dell’illustre valdostano, scomparso nel 2004, sarà il cantautore Roberto Contardo accompagnato da Paola Roman, Dino Carlino e Beppe Barbera.

Attraverso una serie di letture narrative, poesie e canzoni, la serata, finanziata dall’Assessorato dell’istruzione e cultura e concepita dal Comitato Amici di Ottavio Bastrenta, rievocherà l’amicizia tra due appassionati alpinisti – il notaio e Guido Rossa – e porterà alla luce "una dimensione diversa della storia attraverso piccole vicende locali, a torto considerate minori".
Lo spettacolo, gratuito, fino ad esaurimento posti, è una produzione originale concepita da Roberto Contardo che vede quali protagonisti, oltre allo stesso Contardo (voce, chitarra e armonica), Paola Roman (voce recitante), Dino Carlino (voce recitante) e Beppe Barbera (pianoforte).
 
"Attraverso questo spettacolo l’Assessorato vuole ricordare il notaio Bastrenta, figura di spicco nel panorama valdostano. Uomo poliedrico, spirito appassionato e anticonformista, profondamente legato alla Valle d’Aosta e alle sue genti, Ottavio Bastrenta intraprese diverse battaglie in campo culturale e sociale tra cui, nei primi anni Settanta, la denuncia di speculazioni che avrebbero seriamente compromesso l'avvenire della regione. La sua azione – sottolinea in una nota l’Assessore Laurent Viérinebbe il merito di mettere in guardia la popolazione rurale contro vendite affrettate e sottocosto di beni agricoli sottovalutati dai proprietari stessi e di portare all’attenzione di tutti i Valdostani, la riflessione sul modello di sviluppo regionale e sull’importanza di conservare e valorizzare la cultura materiale e immateriale di un popolo".

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte