Chiesa e banca si alleano contro la crisi economica delle famiglie valdostane

La Banca di credito cooperativo valdostana, in collaborazione con la Caritas, propone il microcredito per aiutare chi si trova a dover affrontare cure mediche, un trasloco o semplicemente pagare l’affitto o le bollette.
don Aldo Armellin e Martino Cossard
Economia

Un fondo da 250mila euro per aiutare le famiglie ad affrontare le situazioni di difficoltà temporanea. Un prestito che va da un minimo di 500 a un massimo di 5mila euro da restituire in cinque anni con un interesse dell'1%. E' la ricetta del micro credito, una formula adottata sempre più di frequente le nostro paese per aiutare chi si trova a dover affrontare cure mediche, un trasloco o semplicemente pagare l'affitto o le bollette.

La proposta – sperimentata con successo dall'economista bengalese e premio Nobel per la pace Muhammad Yunus – arriva dalla Banca di credito cooperativo valdostana che in stretta collaborazione con la Caritas diocesana, propone un prodotto di "finanza etica" utile ad affrontare questo periodo di crisi economica e finanziaria. L'iniziativa è destinata non solo ai singoli e alle famiglie, ma anche a quelle piccole imprese che rischiano di restare escluse dal credito tradizionale per mancanza di garanzie.

Il prestito, infatti, può essere rimborsato con cadenza mensile e trimestrale ed è prevista la possibilità di versare la prima rata dopo un anno. Non ci sono spese di istruttoria o penali per l'estinzione anticipata, né interessi di mora. E soprattutto non viene richiesta alcuna garanzia. Ad occuparsi di raccogliere e valutare le richieste sono gli sportelli dei centri di ascolto che la Caritas ha sul territorio. Le domande verranno presentate alla banca che concede il finanziamento senza ulteriori verifiche. "E' da tempo che stavamo pensando a un progetto di questo genere – ha dichiarato il presidente della Bcc, Martino Cossard – perché riteniamo che la nostra banca debba in qualche modo distinguersi dalle banche tradizionali. Con lo strumento del microcredito non daremo denaro a pioggia, ma proponiamo una possibilità che rispetti la dignità delle persone: non un regalo, ma un prestito che va restituito a condizioni agevolate". "Il microcredito – aggiunge il direttore della Caritas diocesana, don Aldo Armellin – può aiutare ad introdurre un nuovo stile di vita più sobrio, fuori dalla logica del denaro facile e contro il rischio di un indebitamento violento che crea dipendenza".

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte