Riscoprire gli antichi mestieri, testare i giochi di una volta, vivere sulla propria pelle le abitudini dei nostri avi, percepire come proprie le tradizioni degli antenati neuveins: torna puntuale come ogni anno “Nus d’antan”, l’autentico viaggio nel tempo che per una serata promette di tuffare tutto il borgo storico in un passato dal sentore di radici lontane.
Dalle 18,00 di sabato 29 luglio, la manifestazione trasformerà le vie centrali di Nus in un itinerario di coinvolgenti dimostrazioni di attività ludiche tra cui cerchietti, chiodo e ceppo, martello e noce, lancio del sacco e della toma ma anche freccette, bocce, petanque e palet; non mancheranno nemmeno appositi stand che insceneranno le professioni oramai scomparse dei nostri nonni e bisnonni, dal maniscalco alla segheria, dal bottaio al pompiere, dal rabeilleur al cacciatore, sino a luoghi quali scuola, latteria e stalla e alla creazione di manufatti artigianali locali come cestini, campane, battigrano, falci, sculture e tempere antiche.
Accanto alla ricca cena a base di prodotti unicamente valdostani in programma alle 19,30, lungo tutto il percorso di “Nus d’antan” saranno previste degustazioni delle specialità e delle ricette più classiche quali formaggi, pane fritto, pane e salame, seuppa de l’ano, troillet, frittelle di mele, castagne e fiocca; imperdibile anche la tappa all’interno della piazzetta principale, dove verranno servite le unanimemente apprezzate polenta concia e salsiccia. Per poter fruire del servizio – oltre che per poter sorseggiare vini, génépy, sciroppi, succhi di mela e tisane di accompagnamento – sarà necessario acquistare i relativi ticket del valore di 1 euro l’uno spendibili a piacimento in ciascuna postazione.
Organizzata dalla Proloco Les neuveins in collaborazione con Comune, Regione e Office du tourisme, la quarta edizione di “Nus d’antan” vedrà peraltro la partecipazione di residenti e frequentatori del paese oltre che di associazioni tra cui la sezione locale dell’Avis, lo Storico, i Cacciatori, i Peintres de Nus, le squadre di Palet, Tsan, Bocce, i Vigili del fuoco volontari nonché la banda musicale La lyretta, lo sci club Saint-Barthélemy e la sezione locale dell’Associazione nazionale Alpini: il ringraziamento dei volontari va a tutti coloro che, con i loro sforzi e il loro impegno, hanno saputo creare un allestimento corale e profondamente radicato al territorio capace di unire tutti i neuveins d’antan e d’aujourd’hui.
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