Una quarantina di giovani rugbisti al camp di Paul Griffen

Lo storico mediano della nazionale è a Sarre con lo Stade Valdôtain: rugby, ma anche socializzazione ed esperienze all'aria aperta per i giovani che arrivano da tutta Italia: "Vogliamo che tornino a casa arricchiti e felici".
Camp Paul Griffen
Sport

C’è chi arriva da Napoli, chi da Brescia o Treviso, ma anche da Marsiglia e Dubai. Il Camp Griff continua a crescere e, dopo il bel successo dell’anno scorso, quest’anno ha raddoppiato. Un camp dedicato ai mediani di mischia organizzato e tenuto da Paul Griffen, storico giocatore della nazionale italiana di rugby con 42 caps (inconfondibili i suoi dreadlocks e i suoi basettoni da Wolverine), in esclusiva per lo Stade Valdôtain.

“L’amicizia con lo Stade risale a tanti anni fa, quando venivamo in Valle d’Aosta in ritiro con la nazionale”, racconta Griffen. “È una bella realtà, e l’area che hanno creato qui a Sarre è qualcosa di unico”.

Il camp si è diviso in due settimane: la prima, dal 2 all’8 luglio, ha visto la presenza di 17 ragazzi nati tra il 2007 e il 2010, mentre dal 9 al 15 luglio 20 più “grandicelli”, dal 2005 al 2008. “La risposta dei ragazzi e delle società è stata molto importante: questa settimana abbiamo ragazzi che provengono da ben 14 società diverse. Vengono qui per approfondire gli aspetti tecnici e sportivi, ma ancora più importante è il lato umano: dopo due anni di pandemia, i giovani hanno bisogno di socializzare, parlare”. E infatti, durante la cena, i cellulari sono tutti su un tavolone distante.

Camp Paul Griffen
Camp Paul Griffen

Uno spirito di gruppo fondamentale in uno sport come il rugby, che viene rafforzato ancor di più con le attività pomeridiane: rafting, parco avventura, notti in bivacco, padel, piscina. “Non vogliamo che i ragazzi tornino a casa distrutti, ma arricchiti e felici”, conclude Paul Griffen.

“Il livello si è alzato molto, con il passaparola il Camp ha iniziato ad essere conosciuto ed alcuni, soddisfatti, sono tornati dopo l’anno scorso, ma soprattutto sono arrivati nuovi ragazzi”, dice un soddisfatto Francesco Fida, presidente dello Stade Valdôtain. “I ragazzi sono entusiasti. Quello che mi piace molto è il rapporto di un allenatore ogni quattro giocatori, che permette di seguirli al meglio. Sono sicuro che il Camp continuerà e crescerà, sono già pronto a proporre nuove idee a Paul per l’anno prossimo”.

Camp Paul Griffen
Camp Paul Griffen

Nello staff la settimana scorsa c’era Guglielmo “Gullo” Palazzani, 44 caps in nazionale e appena ingaggiato dal Colorno. E c’è Geronimo Gramajo, argentino da due stagioni in forza allo Stade Valdôtain: “È bello lavorare con loro, ho imparato tantissimo”, racconta. “Ci sono dei ragazzini veramente bravi, lavorare con quelli più grandi richiede maggiore attenzione ai dettagli ed un livello di preparazione molto alto”.

In questi giorni si possono anche acquistare, presso l’Area 6 Tu di Sarre, i gadget di Paul Griffen, parte del cui ricavato verrà devoluto in beneficenza all’Associazione “Autismo Paroleperdirlo”.

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