La trasferta valdostana ai Campionati italiani assoluti di atletica di Molfetta è stata decisamente proficua, con due medaglie di bronzo conquistate da Eleonora Marchiando nei 400 ostacoli e da Joao Carlos Pina Barros con la staffetta 4×400 della sua società, l’Alperia, oltre ai due quinti posti di Silvia Gradizzi nei 3000 siepi e Corinne Challancin nel salto triplo.
Nel giorno del pazzesco record di Ayomide Folorunso in 54″22, Eleonora Marchiando bissa il terzo posto dell’anno scorso in 55″35 (suo terzo tempo in carriera), dietro anche a Rebecca Sartori in 55″05. Marchiando in quinta corsia fa la sua gara e non si disunisce di fronte all’accelerazione prorompente di Folorunso che la “prende” a metà gara, all’entrata dell’ultima curva. La valdostana tiene e si presenta sul rettilineo finale in terza posizione. Linda Olivieri, una delle contendenti, complice qualche difficoltà nel valicamento delle barriere perde terreno. Dopo l’ultimo ostacolo Folorunso, già avanti, vola sulla linea di arrivo al 54”22. Dalla neo primatista Marchiando paga 1”13, mentre recupera qualcosa alla Sartori che, comunque, regge al suo ritorno e si guadagna l’argento in 55”05, a 30 centesimi dal 55”35 della valdostana. Nella stessa gara Eleonora Munari ha vissuto la sua prima esperienza nei campionati assoluti e con le “grandi”, lei che è Juniores, classe 2004, è protagonista sabato nella prima batteria dei 400hs dei campionati italiani assoluti. Una non agevole ottava corsia, senza alcun riferimento, la 19enne ha faticato nel gestire al meglio la propria prova, inanellando qualche piccolo errore di ritmica che ha determinato il 1’03”36 finale, tempo che le ha portato in dote la quinta piazza di batteria e la 13esima posizione finale. Il giovane talento seguito da Patrick Ottoz ha gareggiato al fianco della big “Ayo” Folorunso, che sabato ha passeggiato in 55”93, un’esperienza che resterà nei ricordi della giovane di Saint-Marcel.
Nella stessa prova dei 400hs anche un altro valdostano, Joao Carlos Pina Barros, 24enne di Saint-Pierre tesserato da quest’anno per l’Athletic club 96 Alperia. Niente finale e 12esima piazza in questi campionati italiani assoluti con il tempo di 52”54 che non gli ha dato chance di accesso alla finale. Per lui è però giunto un secondo positivo impegno, domenica sera, con presenza nella staffetta dei 4×400 con i compagni del club bolzanino. Joao inserito in apertura ha corso la prima frazione, in terza corsia, dove con i compagni Abdessalam Machmach, Abdelhakim Elliasimine e Michele Tricca ha contribuito fattivamente alla conquista della medaglia di bronzo, ottenuta grazie al tempo di 3’11”57, preceduti solamente dai neo campioni italiani del Cus Pro Patria Milano, primi con 3’10”34 e gli altri lombardi del Pro Sesto, argento in 3’10”40.
Quinta posizione nel concorso del salto triplo dei tricolori assoluti di Molfetta per Corinne Challancin, classe 1999, che sabato in chiusura di pomeriggio è stata grande protagonista, con un 12m94 ottenuto al terzo salto. Per quanto la quinta posizione risulti un piazzamento di grandissimo livello c’è del rammarico per la valdostana dell’Atletica Firenze Marathon, seguita da papà Paolo, in quanto in questa stagione l’atleta di Donnas è stata capace di saltare più volte oltre i 13mt, misura in questa competizione non raggiunta. Quarta dopo i primi tre salti, le è mancato il guizzo per sopravanzare Benedetta Cuneo che con 13m01, per soli 7 cm ha preceduto la valdostana. “Una gara strana perché il podio era alla portata”, commenta Chalancin. “Il secondo salto mi hanno dato nullo, dopo un lungo conciliabolo tra i giudici, per questione di millimetri. Era un 13m30 che avrebbe garantito il personale e, con il senno di poi, la terza posizione. Peccato. Sarà per la prossima volta”. Beffa finale, con la sesta e ultima prova di Veronica Zanon (Fiamme Oro) che sempre alle spalle della valdostana è stata capace di piazzare un 13m19 che le ha portato in dote la medaglia di bronzo. A vincere il titolo, l’ennesimo, Ottavia Cestonaro (Carabinieri) con 13m98 saltato alla terza prova, mentre l’argento è dell’altra grande della specialità, la campionessa uscente Dariya Derkach (Aeronautica) con 13m93. Per Challancin, prima in pedana nei primi tre salti, la successione fotografa in apertura 12m54, poi un nullo e il positivo 12m94 saltato alla terza prova. Poi, con le otto finaliste in pedana in ordine crescente, dall’ottava alla prima, un 12m67 al quarto salto, nullo e 12m49 ottenuto nella conclusiva prova.
L’altra quinta posizione giunge da Silvia Gradizzi che ha corso gli assoluti 2023 dei 3000 siepi piazzandosi in quinta posizione nel tempo di 10’19”01. Partita con il terzo tempo di accredito l’atleta di Gignod, classe 2002, ha provato a tenere il ritmo delle prime. Avanti senza concorrenza Eleonora Curtabbi (Atletica Giò Rivera) vincente in 9’55”28. La portacolori del Cus Pro Patria Milano, allenata da papà Moreno, ha tentato di tenersi davanti con le atlete che seguivano la leader, Sveva Fascetti (Fiamme Gialle) seconda con 10’06”25 e Laura Dalla Montà (Assindustria Pd) terza con 10’10”45. All’ultimo giro, la fatica si è fatta concretamente sentire e il quarto posto è andato a Giulia Vettore (Cus Parma) che con 10’17”86 ha sopravanzato la valdostana che si è accontentata della quinta piazza con 10’19”01.
13esimo posto per Eleonora Foudraz nei tricolori dei 400 metri dei campionati italiani assoluti con il tempo di 54”51. Impegnata nella seconda batteria la valdostana di Charvensod, in una poco edificante ottava corsia, si è trovata opposta ad avversarie di altissimo livello quali Giancarla Trevisan (Bracco) 53”00, Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano) 53”52 e Rebecca Borga (Fiamme Gialle) 53”59. Per la 22enne calvesina sesto posto tra le otto in gara che la tiene lontana dalla finale.