L’aperitivo del bilancio è stato servito per tre giorni in Consiglio regionale. Sulla tavola c’era il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2024-2026, l’atto in cui sono condensati gli obiettivi dell’azione di Governo, approvato nella tarda serata di oggi, venerdì 10 novembre con 19 voti a favore, 2 contrai (Pcp) e 13 astensioni. La seduta si è aperta fra le polemiche per l’approvazione delle leggi di bilancio e la loro presentazione a sindacati e parti sociali, prima ancora che ai consiglieri. La lunga discussione, prolungatasi anche nella giornata di oggi, è passata poi attraverso la bocciatura di 49 dei 64 ordini del giorno presentati dalla minoranza e 12 emendamenti.
Gli impegni presi del Governo
Dei 24 ordini del giorno collegati al Defr depositati dal gruppo Lega Vallée d’Aoste, il Consiglio ne ha approvati 5, respinti 15, mentre 4 sono stati ritirati. Fra gli impegni presi dal Governo c’è la possibilità di strutturare e rendere stabili percorsi integrativi al curricolo dei percorsi di istruzione professionale ad indirizzo socio sanitario assistenziale, ma anche ad attuare ogni iniziativa utile a migliorare l’itinerario pedonale lungo il tratto della Via Francigena e a dialogare con Anas Spa in merito alle criticità che caratterizzano alcune fermate per bus sulla strada statale 26. L’ordine del giorno che chiedeva di incaricare un soggetto professionale per valutare se l’attuale piano progettuale che prevede l’ampliamento dell’ospedale Parini sia ancora la soluzione migliore per i cittadini ha creato qualche crepa all’interno del centrodestra unito con Forza Italia VdA che si è accodata alla maggioranza nel respingere l’iniziativa.
3 ordini del giorno respinti e 2 approvati per Forza Italia Vda che riesce a impegnare il Governo nel rendere gratuito, quindi interamente a carico dell’Azienda Usl, l’esame dell’analisi del Dna attraverso il prelievo del sangue materno, per tutte le residenti in Valle d’Aosta in stato di gravidanza e a esprimersi in tempi brevi sul progetto di tram-treno Aosta/Pré-Saint-Didier/Courmayeur.
Rassemblement Valdôtain porta a casa 5 ordini del giorno, mentre se ne vede respinti 7 e 3 ne ritira.
Con il neonato gruppo consiliare il governo regionale si impegna fra l’altra a proseguire il dialogo con le società concessionarie per valutare possibili ulteriori forme di sconti sull’autostrada per limitare i disagi della chiusura del Tunnel del Monte Bianco e della ferrovia e a lavorare per completare l’intero tracciato della Ciclovia Baltea di fondovalle. Tre ordini del giorno approvati anche del Gruppo misto, mentre sono stati tutti respinti o ritirati quelli di Progetto Civico progressista.
Per il Presidente della Regione il tema cardine del Defr è “rappresentato dalla sostenibilità a medio e lungo termine, intesa in tutte le sue possibili declinazioni, e concretizzata negli obiettivi specifici di settore: la sicurezza e il presidio del territorio; lo sviluppo economico ed energetico; la dignità del lavoro; l’attenzione al sociale e al volontariato, i servizi alla persona”.
Fra le critiche mosse dalla minoranza Pcp ha puntato il dito contro l’opzione favorevole alla seconda canna del Traforo del Monte Bianco, il passo avanti sul progetto funiviario di Cime Bianche con l’indicazione di avviare l’iter autorizzatorio di fattibilità tecnico-economica, “primo livello di progettazione a cui segue il progetto esecutivo”, saltando il parere del Consiglio Valle e ancora l’assenza di indirizzi di controllo per Cva. “Al di là dei soliti investimenti sulle funivie, manca una programmazione per rispondere alle crisi economiche, sociali e demografiche” evidenzia la capogruppo Erika Guichardaz.
Dai banchi di Rassemblement Valdôtain Stefano Aggravi ha chiesto di “non dare false promesse né ai lavoratori, né agli enti locali” sul futuro della Società dei Servizi” e sugli impianti a fune ha auspicato l’avvio dell’analisi dello studio della Deloitte in Commissione “perché ci sono due elementi fondamentali che occorre approfondire: l’evoluzione del mercato e il target di clientela e la conformazione societaria, per permettere a queste strutture di lavorare in maniera più efficiente, con una programmazione dei finanziamenti e delle opere”.
Sottolinea le contraddizioni del Defr il capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin. “La parte sulla sanità non presenta nessuna innovazione: nessuna proposta concreta solo una serie di obiettivi ricalcati dal Piano per la salute e il benessere sociale, la cui attuazione è ben lungi dall’essere stata completata. Torna in auge la Cabina di regia sui servizi erogati al pubblico in ambito sociale e con lei anche i servizi affidati alle cooperative rosse. Si fanno grandi discorsi utilizzando verbi al futuro, ma il presente non viene mai utilizzato per dare soluzioni concrete”.
Riflettori puntati da parte di Pierluigi Marquis Capogruppo di FI, sul lavoro – “L’offerta di impiego è cresciuta ma solo quella a tempo determinato e il lavoro è sottopagato rispetto al resto del nord Italia” e sanità e trasporti: “La sanità assume un ruolo sempre più importante anche in termini di spesa ma non sa rispondere in maniera proporzionale ai problemi dell’utenza. I trasporti dovrebbero assicurare la capacità di muoversi sul territorio e questo settore non può essere considerato come un problema da risolvere caso per caso ma deve essere affrontato in termini di sistema soprattutto per una regione montana come la nostra”.
Un Defr “fotografia dei componenti e del programma di Governo” sottolinea Claudio Restano del gruppo misto. “Il Defr è declinato in maniera verticale, per Assessorati, quando invece una serie di temi, come ad esempio quello dell’acqua o della scuola, dovrebbero essere trattati trasversalmente perché interessano almeno tre Assessorati. Il ragionamento per obiettivi strategici ha rivelato poi che solo il 33% riguarda progetti nuovi, mentre gli altri sono quelli che ci trasciniamo dall’anno passato ed è per questo che sostengo che mancano idee, progetti che non siano il solo allocare risorse nelle poste di bilancio senza magari proiettarsi oltre l’anno finanziario.”10
Le novità del Defr 2024 – 206
Atteso entro fine novembre lo studio di Finaosta sul futuro del Casinò
Dovrà essere consegnato alla Regione entro fine novembre lo studio commissionato nel luglio scorso a Finaosta per rilanciare il Casinò de la Vallée SpA e l’attività alberghiera. La finanziaria regionale dovrà delineare il futuro della società successivamente alla chiusura della procedura di concordato, prevista a fine dicembre del 2024.
In particolare lo studio, nell’individuare i modelli di governance e di organizzazione più efficienti ed efficaci, tenuto conto della disciplina applicabile alle società in controllo pubblico, del particolare regime giuridico applicabile alle case da gioco e, in particolare, a Casinò de la Vallée SpA, dovrà includere un’analisi relativa alla possibilità di affidare a terzi la gestione della Casa da Gioco e della correlata attività alberghiera, nelle sue varie declinazioni, mantenendo la pubblicità degli assets, e di ricorrere ad eventuali partnership.
Per ogni opzione individuata andranno anche indicati gli adeguamenti di struttura (giuridici, contabili) e gli investimenti necessari, con l’individuazione dei soggetti che dovrebbero sostenerli.
Il futuro post concordato di Casinò de la Vallée è uno degli obiettivi del Defr 2024-2026, approvato lunedì scorso dalla Giunta regionale e ora all’esame del Consiglio regionale.
Incentivi per riqualificare alberghi fatiscenti e per realizzare alloggi per gli stagionali
Oltre ad aggiornare le precedenti programmazioni, il Defr 2024-2026 delinea nuovi obiettivi. Fra questi c’è ad esempio un nuovo disegno di legge con nuovi incentivi urbanistici per l’ampliamento e la riqualificazione di esercizi ricettivi, di misure per la riconversione di fabbricati ad uso alberghiero e per il reperimento di spazi abitativi da destinare ai dipendenti.
“Tale strumento potrebbe essere orientato al recupero di edifici fatiscenti nei centri storici dei Comuni, permettendo altresì un miglioramento sotto il profilo urbanistico dei centri abitati e favorendo il ripopolamento delle zone di montagna mediante la creazione di alloggi da destinare ai dipendenti, in particolare se con contratti stagionali, delle aziende ricettivi ed alle loro famiglie.”
Sempre in ambito turistico sarà elaborato un piano di marketing strategico, così come chiesto nell’aprile scorso dal Consiglio regionale. “L’obiettivo intende rispondere all’esigenza, da tempo sentita, di inquadrare le diverse attività di promozione e di marketing turistici nell’ambito di una precisa strategia di medio e lungo periodo”.
Altre novità in arrivano riguardano un disegno di legge con la disciplina delle agenzie di viaggi e dei tour operator; la disciplina generale in materia di compIessi ricettivi all’aperto e di turismo itinerante e quella in materia di attività turistico-ricettive extraIberghiere.
Proseguirà il percorso per arrivare a costituire un ente dedicato alla gestione delle attività di cabina di regina e di attrazione e coordinamento dei grandi eventi sportivi, “nonché di supporto agli organizzatori nella gestione di dossier di candidatura, nelle attività di comunicazione e nella gestione della relazioni pubbliche e nella ricerca di sponsor”.
Per il commercio la volontà del governo è di rendere invece strutturale le misure di sostegno a favore degIi esercizi di vicinato per iI commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità.
La riforma dell’artigianato di tradizione

Altra novità annunciata nel Defr 2024-2026 dal Governo riguarda la riforma del settore dell’artigianato di tradizione, con un testo unico specifico.
Nello scenario socio−culturale ed economico dell’ultimo ventennio, si è assistito ad una progressiva trasformazione della struttura produttiva dell’artigianato di tradizione, caratterizzata, ad oggi, da una prevalenza del settore hobbistico rispetto all’attività esercitata dagli artigiani professionisti.
“La categoria degli artigiani che esercitano l’attività in qualità di professionisti si trova a far fronte a importanti sfide derivanti dalla necessità di competere, anche a livello globale, con mercati e operatori concorrenti. – si legge – Al contempo, si è assistito allo sviluppo di un artigianato caratterizzato da una visione in chiave più moderna, con l’individuazione di nuove funzioni d’uso degli oggetti, nuove forme, nuove tecniche di produzione e nuovi materiali. Quanto anzidetto, è alla base dei nuovi obiettivi che dovrà perseguire l’Assessorato: da un lato l’impegno per la salvaguardia degli antichi saperi e delle produzioni artigianali della tradizione valdostana, d’altro lato la spinta verso lo sviluppo e la crescita di un artigianato d’eccellenza capace di competere con successo nei mercati locali e internazionali”.
Un Centro unificato di ricerca scientifica
Viene rilanciata nel Defr 2024-2026 la proposto di creare un Centro Unificato di Ricerca Scientifica della Valle d’Aosta, che “consentirebbe di superare le principali criticità del settore che consistono nella frammentazione e parcellizzazione delle strutture di ricerca e nella loro dimensione ridotta garantendo, da un lato, la valorizzazione delle realtà esistenti di ricerca valdostane e, dall’altro, il rafforzamento delle risorse umane impiegate”.
Lo studentato nell’ex sede del Cral Cogne

Fa parte dei nuovi obiettivi, ma in realtà se ne è già ampiamente discusso nei mesi scorsi, la creazione di uno studentato per l’Università della Valle d’Aosta, attingendo a fondi Pnrr. La manifestazione d’interesse, in risposta ad un avviso del Miur, è stata presentata nel luglio scorso, mettendo a disposizione una porzione dell’immobile ex sede del Cral Cogne di Corso Battaglione 24. Settanta i posti letto da realizzare entro il 2026.
“L’amministrazione regionale, qualora l’immobile individuato venga inserito nell’elenco nazionale, dovrà successivamente individuare il soggetto attuatore, che si dovrà impegnare, con oneri a proprio carico, ovvero in concorso con eventuali risorse messe a disposizione dalla Regione stessa, a realizzare l’intervento di recupero dell’immobile e che potrà beneficiare dei finanziamenti di cui al decreto del Miur”.
Sostenibilità a medio e lungo termine la parola chiave del Defr
Tutta l’azione del Governo proposta nel Defr 2024−2026 è legata alla “sostenibilità a medio e lungo termine, intesa in tutte le sue possibili declinazioni”. Dalla fragilità del territorio, con “iniziative volte a contrastare, ad arginare e a mitigare i dissesti idrogeologici”, dalla manutenzione del territorio “anche attraverso un adeguato sostegno al mondo agricolo” fino alle “stesse opere viarie di collegamento, quali le piste intervallive, che andranno sostenute con le modalità ritenute più appropriate”, nell’ottica di sviluppo economico. In relazione a quanto accaduto nelle scorse settimane, il Governo ribadisce la necessità di una “profonda riflessione” sulle vie di comunicazione transfrontaliere “caratterizzata dall’obiettivo primario della garanzia della sicurezza della circolazione, ma anche alla definizione di condizioni che consentano una programmabilità di interventi e prospettive future di sviluppo”. In questo senso sono due gli obiettivi, da una parte “il prolungamento dalla concessione di esercizio del Tunnel del Gran San Bernardo e la contestuale realizzazione degli indispensabili lavori di ammodernamento dello stesso”, e “l’improrogabile valutazione in merito ad un potenziamento dell’infrastruttura del Tunnel del Monte Bianco, con la seria presa in carico della realizzazione di una seconda canna, nell’ambito di un continuo dialogo politico−istituzionale con il Governo italiano e di un essenziale confronto attraverso i canali diplomatici”.