È stata respinta dal Consiglio Valle – con le 18 astensioni della maggioranza ed i 15 voti favorevoli dell’opposizione – la proposta di legge della Lega per l’applicazione del Fattore famiglia in Valle d’Aosta.
Si tratta di una rideterminazione dell’Isee che aumenta, ad esempio il peso dei figli e la presenza di disabili, per definire le condizioni economiche delle famiglie che accedono alle prestazioni sociali e ai servizi a domanda individuale.
“Il Fattore famiglia può contribuire a creare un ambiente favorevole alle coppie che desiderano avere figli fornendo al contempo servizi sostenibili in termini di tempo, flessibilità e costo – ha spiegato in aula il capogruppo della Lega Andrea Manfrin -. Solo quando una famiglia si sentirà sostenuta dalla comunità in cui vive, penserà con gioia e non con preoccupazione a mettere al mondo un altro figlio, se non il primo”.
“Il gruppo interistituzionale ricostituito nel 2024 come previsto dal Defr e volto ad analizzare le eventuali modalità di adozione dello strumento del Fattore famiglia, ha ritenuto poco praticabile la sua introduzione a livello regionale in considerazione di un generale aggravio dei costi organizzativi, gestionali e procedurali, senza far presupporre benefici concreti e significativi a favore delle famiglie”, ha spiegato l’assessore alla Sanità Carlo Marzi annunciando l’astensione.
Una proposta di legge per applicare anche in VdA il Fattore famiglia
4 ottobre 2023
di Silvia Savoye

Se ne parla da anni, ma fino ad oggi non si è mai arrivati alla sua applicazione in Valle d’Aosta. Stiamo parlando del Fattore famiglia, uno strumento integrativo per definire le condizioni economiche e sociali della famiglia che accede alle prestazioni sociali ed ai servizi a domanda individuale. Il gruppo della Lega Vda ha presentato il 26 settembre scorso una proposta di legge per introdurlo e applicarlo in Valle d’Aosta.
Il Fattore famiglia consiste in una rideterminazione dell’Isee nazionale, in grado di cogliere in modo più preciso le molteplici dimensioni del bisogno. In particolare s’incrementa i pesi dei figli, che non sono considerati come dei componenti generici e, per essi, considera anche la fascia di età di appartenenza; tiene in maggiore considerazione il peso della presenza di disabilità, valutando anche il grado della stessa; considera maggiormente il caso di un genitore solo, madre/padre con i figli; il caso di perdita di reddito derivante da problemi di lavoro; riconosce maggiore peso alla persona che vive da sola (per esempio, al costo della vita più elevato dei padri separati) e considera la presenza di figli gemelli.
Prendendo i dati dello studio sulla denatalità dell’Università Cattolica di Milano, il gruppo Lega evidenzia come sia “assolutamente lampante che senza un’urgente inversione di tendenza della natalità e un rafforzamento anche nel breve e medio periodo della popolazione in età attiva il rischio sia quello di scivolare in una spirale negativa che porta ad un continuo aumento degli squilibri strutturali e indebolisce le possibilità di sviluppo economico e sostenibilità sociale”.
I benefici del Fattore famiglia sulla crescita demografica e sul supporto alle famiglie sono stati evidenziati nel progetto pilota realizzato a Castelnuovo del Garda, prima amministrazione a dotarsi del Fattore famiglia. Il Comune, che all’inizio del 2003 contava 8.900 abitanti ed è cresciuto con un tasso costante sino a raggiungere 13.370 abitanti nel 2021.
Nella finanziaria 2016 era stato preso un impegno a creare un gruppo di lavoro proprio sul Fattore famiglia, che fu poco dopo creato, mentre nel 2018 fu approvata la realizzazione di uno studio di fattibilità finalizzato all’adozione del “Fattore famiglia” in Valle d’Aosta, le cui risultanze furono rese note il 2 ottobre 2018. Nello studio si simulava l’applicazione del Fattore famiglia a tre diversi sostegni o servizi erogati dalla Regione, ovvero Bon de chauffage, collegi e convitti, doposcuola, e i risultati “furono incoraggianti”.
Ultima, in ordine di tempo, proprio collegato al DEFR 2023-2025, è l’approvazione di un ordine del giorno, approvato con 32 voti a favore dei 34 presenti, che impegnava l’assessore competente a predisporre ogni attività necessaria al fine di valutare l’applicazione, anche in Valle d’Aosta, del Fattore famiglia.
“Il fatto che la Lega evidenzi la necessità di applicare qui in Valle d’Aosta il fattore famiglia conferma l’impegno verso le famiglie a maggiore fragilità” sottolinea il capogruppo Andrea Manfrin. “Questo è il primo passo per invertire la rotta della denatalità” aggiunge il vice Erik Lavy.
2 risposte
Una maggioranza, come sempre, molto attenta ai bisogni dei valdostani…
Ricordatevene quando andrete a votare.
È veramente esasperante sentire discorsi di questo tipo, creati ad arte per far credere alla gente che c’è un impegno fattivo da parte dell’amministrazione nei confronti di chi decide di avere un figlio, immergendo il tutto in labirinti burocratici che provocano la nausea a chi cerca di districarsi tra i grovigli dei regolamenti. È meno faticosa una gravidanza di nove mesi.