Nei giorni del boom di turisti sulle piste da sci, ha creato non pochi disagi la situazione creatasi nei centri traumatologici di Staffal e Ayas, che accolgono soprattutto gli sciatori infortunatisi sulle piste di Gressoney e Champoluc. I due centri sono infatti rimasti sprovvisti di un ortopedico specializzato da prima di Natale, costringendo quindi i pazienti che ne avevano necessità ad andare ad Aosta o Ivrea.
“Da una prima analisi la situazione è molto normalizzata”, fa sapere l’Assessore alla Sanità Carlo Marzi. “Il periodo peggiore, anche legato ad una serie di malattie stagionali come succede ogni anno, è passato. A partire dal 5 gennaio i centri saranno tutti coperti con medici ed infermieri. Domani, giovedì 4 gennaio, ad Ayas ci sarà solo l’infermiere, ma il centro resta aperto e presidiato dal 118”.
Per Marzi quello dei centri traumatologici è la punta dell’iceberg di un problema atavico non solo per la Valle d’Aosta ma per l’Italia e oltre: “Non è una novità che manchino medici ed infermieri, per quanto riguarda l’ortopedia e la traumatologia la situazione è ancora più critica. Cerchiamo di occuparci quotidianamente a monte di questi problemi strutturali”.
Proprio da quest’anno i servizi del centro traumatologico di Courmayeur sono stati esternalizzati ed è stato aperto un nuovo centro a Breuil-Cervinia.
“Può capitare che uno specialista si ammali o che venga precettato dall’Asl di provenienza all’ultimo, ma il Centro traumatologico è aperto con l’infermiere e il servizio è garantito dal 118”, fanno sapere dall’USL.
In merito era giunta in redazione una lettera di un medico specializzando in ortopedia e traumatologia, attualmente alla fine del terzo anno di specializzazione. “Vi scrivo per segnalare la mia perplessità riguardo la decisone della USL nel prevedere solo medici specializzati in ortopedia o medici con il master in medicina di Montagna”, scrive. “Sta di fatto che il trauma center di Ayas al momento è privo di specialista e così sarà per tutte le vacanze di Natale. Mi chiedo, da medico che passa il 50% del proprio lavoro in pronto soccorso traumatologico e con esperienza in trauma center sciistici di altre regioni: non è il caso di estendere le candidature anche agli specializzandi di ortopedia? Il decreto Calabria già consente agli specializzandi del terzo anno di sostituire, con diversi gradi di autonomia, i loro colleghi più esperti negli ospedali, perché quindi non fare lo stesso con le USL? Il tutto per diminuire gli accessi al pronto soccorso di Aosta, specie in questo periodo in cui è molto sotto pressione”.
Sulla questione, l’USL ha ribadito che “gli specializzandi non possono essere impiegati nei Centri traumatologici”.