Se gli stranieri hanno da tempo prenotato le proprie vacanze, gli italiani stanno buttando un occhio al meteo, che purtroppo non promette bene per Pasqua. Così in molti casi le vacanze si limiteranno a un breve weekend. Se non sarà una festività da tutto esaurito, fra gli operatori turistici i motivi per gioire non mancano. Pur in assenza di dati ufficiali, la sensazione è che la stagione invernale sulla quale sta per calare il sipario, registrerà nuovi record.
“La Pasqua è da sempre un periodo buono e anche quest’anno lo sarà” racconta Enrico Vuillermoz del Consorzio operatori turistici di Cervinia. “Chi decide all’ultimo minuto guardando le previsioni concentrerà la vacanza nel weekend. Abbiamo però ancora tanti stranieri, gruppi di inglesi e scandinavi e poi ci saranno i turisti delle seconde case”. All’ombra del Cervino la stagione è ancora lunga, potendo sciare fino all’8 settembre.
Chiuderà invece il 7 aprile Pila. “La Pasqua si preannuncia bella, come percentuale di occupazione delle strutture, come peraltro tutta la stagione” racconta Felice Piccolo del Consorzio turistico. Nessun rimpianto per la neve arrivata tardi e che avrebbe potuto prolungare ancora la stagione. “Sembra comunque la data più logica di chiusura, peraltro è in linea con tante stazioni del Piemonte e poi c’è da proseguire i lavori per il nuovo impianti”.
La sensazione anche a Pila è che i numeri saranno in rialzo. “Inizialmente sembrava che la carenza di neve potesse penalizzarci, poi abbiamo visto che chi ha programmato la propria vacanza viene comunque, anche se c’è poca neve. Quest’anno abbiamo lavorato tantissimo con il turismo inglese, mentre a Pasqua avremo i soliti clienti belgi affezionati alla stagione”.
Tanti belgi in arrivo anche all’ombra del Monte Rosa. “Dal 31 abbiamo il tutto esaurito” racconta Daniele Valverde delegato Adava di Gressoney-La-Trinité. “grazie ad una grossa affluenza di belgi portati da un tour operator. Chi non lavora con lui, farà i famosi tre giorni”.
Nella vallata gli operatori hanno visto un incremento di turisti a dicembre, gennaio e febbraio. “Anche marzo è andato bene, la neve ha aiutato, mentre le valanghe e la frana hanno un po’ ostacolato l’arrivo. Alla fine c’è stata però una compensazione”. Il comprensorio delle 4 Valli chiuderà il 14 aprile, mentre per Weissmatten la stagione terminerà con Pasquetta, così come a Champorcher, Antagnod e Brusson.
Il 7 aprile sarà l’ultimo giorno di sci a Courmayeur . “La meteo non ci fa chiudere bene la stagione invernale, penalizzando il turismo di prossimità” racconta Stefano Cavaliere, delegato Adava. “Avremo un 60% di occupazione, qualcosina di più per il sabato e la domenica, dove sono soprattutto concentrati gli italiani, mentre gli stranieri arriveranno alle 5/6 notti”.
La stagione è stata positiva anche sotto il Monte Bianco. “Siamo in leggera crescita, con un febbraio da record per la maggior parte dei comprensori. Le vacanze di Half Term di molti stranieri sono state quasi come un Capodanno”. Inglesi, scandinavi e americani hanno affollato quest’anno Courmayeur. “Ci manca ancora il mercato del Sud America e quello spagnolo, che sono molto interessanti”.
A Cogne la Pasqua è degli italiani, che però con le attuali previsioni meteo, hanno iniziato in alcuni casi a disdire le vacanze prenotate. “Non sarà una Pasqua da da record – evidenzia il referente Adava Pietro Imbimbo Roullet. “Sono state registrate alcune disdette all’ultimo momento, speriamo non aumentino”. Gli impianti di Cogne e di Crévacol chiuderanno entrambi il giorno di Pasquetta.