Gli allevatori di Pollein, negli anni pari, sanno che possono puntare forte sulle loro regine. L’eliminatoria di casa, spesso la penultima della primavera, con una Grand Place che si presta spesso e volentieri ai bagni di folla, sorride volentieri alle reines delle stalle della zona.
Conti alla mano, sei qualificate su dodici, che fa un bel 50 per cento. A livello qualitativo, la rappresentanza di casa porta a casa un solo bosquet, ma poco importa in questa ultima domenica di un aprile che pare novembre. Nonostante la pioggia (fine e a tratti) e il vento (fastidioso sempre e comunque), la festa di Pollein può esplodere al termine di una giornata di reines di alta qualità: quasi 150 capi presentati, pubblico nutrito nonostante le pessime condizioni meteo.
L’occasione per ricordare Eddy Bignon e Lauro Pont, allevatori di Pollein scomparsi nel corso di un 2023 che da queste parti avevano veramente voglia di mettersi alle spalle e dimenticare: a loro sono stati dedicati i premi speciali finiti alle regine di seconda e terza categoria.
Quart scippa il bosquet di prima categoria
Un solo titolo per Pollein, dicevamo, e non arriva in prima categoria. Dove gli Squinabol – Davide e Michel – devono arrendersi ad Arizona di Diego Perrin di Quart, la regina più forte dei pesi massimi: dopo il terzo posto dell’agosto scorso ad Estoul Arizona va fino in fondo e si guadagna il bosquet, soffiandolo in finale a Iena di Davide Squinabol, già regina di terza a Saint-Christophe nel 2022 e seconda in seconda categoria la primavera scorsa a Valpelline.
In semifinale la futura reina aveva liquidato un altro Squinabol – Michel – che porterà Jacoby per la prima volta alla Regionale. A farle compagnia anche Marmotta di Gimmy Dujany, altra veterana del circuito: debuttante nel 2022, quando vinse al col de Joux, più esperta l’anno scorso quando fu fermata in finale ad Antey.
Ronny Vial e Michel Fragno suonano la carica
Pollein fuori dalla zona premi nel secondo peso, ma in questa categoria sempre decisamente equilibrata si è capito sin da subito che sarebbe stata una giornata particolare. Le regine più attenzionate al peso del mattino – quelle potenzialmente da quarti di finale in su – sono state incastrate in un tabellone senza troppa pietà per le cosiddette teste di serie. Se ne desume che, una volta tanto, anche in questa categoria escono fuori quattro qualificate dal palmares intonso: a dirla tutta ne esce fuori anche un derby di Nus in finale, dove a vincere è stata la bella Brachal di Ronny Vial, che ha avuto la meglio su Golda di Silvia Balicco e Joseph Patruno.
Un derby anche per il terzo posto – ma ricordiamo ai più disattenti che nelle reines non esiste la finale di consolazione – considerando che sia Queggiun di Claudio Berthod che Iris di Remigio Favre arrivano dal Grand Combin, e più esattamente da Doues e Oyace.
In terza categoria, invece, è dominio dei padroni di casa, con un distinguo nominale particolare: Fragno (Michel) mette in fila di Borbey (Fulvio e Giulio). La reina è Mirage, e Michel Fragno tra due anni avrà l’onere e l’onore di difendere il titolo e il campano in memoria di Lauro Pont. Nuova Mirage, già vista all’opera Veleno di Fulvio Borbey, protagonista della finale e già semifinalista qui nel 2022. Si fermano al terzo posto Grendze, sempre di Fulvio Borbey, e Farca di Giulio Borbey, che a ottobre attraverseranno la Dora Baltea e si presenteranno per la prima volta alla Croix-Noire.
A proposito, alla finale mancano esattamente 175 giorni, un lasso di tempo sufficiente per far dormire ancora sonni tranquilli agli allevatori che vogliono provare la sorte e portare una loro reina alla Regionale. Chi vuole però trascorrere un’estate senza l’angoscia del risultato, però, vede scorrere in fretta le lancette: l’ultima eliminatoria della primavera è infatti quella di domenica prossima, 5 maggio, a Chavonne di Villeneuve.
LE QUALIFICATE
Prima categoria (40)
- Arizona di Diego Perrin di Quart (697 chili)
- Iena di Davide Squinabol di Pollein (665 chili)
- Jacoby di Michel Squinabol di Pollein (690 chili)
- Marmotta di Gimmy Dujany di Chatillon (660 chili)
Seconda categoria (45)
- Brachal di Ronny Vial di Nus (548 chili)
- Golda di Balicco-Patruno di Nus (553 chili)
- Queggiun di Claudio Berthod di Doues (555 chili)
- Iris di Remigio Favre di Oyace (543 chili)
Terza categoria (49)
- Mirage di Michel Fragno di Pollein (503 chili)
- Veleno di Fulvio Borbey di Pollein (514 chili)
- Greundze di Fulvio Borbey di Pollein (510 chili)
- Farca di Giulio Borbey di Pollein (519 chili)