Le minoranze di Saint-Vincent e Châtillon chiedono un Consiglio urgente su ordine pubblico e sicurezza

Dopo i recenti fatti di cronaca, a Saint-Vincent e Châtillon, i consiglieri comunali di minoranza si uniscono per richiedere una seduta consiliare congiunta con la presenza degli Assessori regionali Guichardaz e Marzi.
Il Consiglio comunale di Saint-Vincent
Comuni

Minoranze politiche compatte a Saint-Vincent e Châtillon, dove i gruppi di opposizione hanno richiesto un Consiglio comunale congiunto per discutere sulla situazione socio-economica dei due paesi, sicurezza e ordine pubblico.

L’invito a partecipare al Consiglio, che sarà convocato entro 30 giorni in seduta straordinaria ed urgente, è arrivato anche agli assessori regionali Jean-Pierre Guichardaz (Beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali) e Carlo Marzi (Sanità, salute e politiche sociali). “Visti i temi trattati si ritiene fondamentale la presenza al dibattito degli assessori” spiegano le opposizioni.

A preoccupare le minoranze, i recenti episodi di cronaca avvenuti in paese. Dal pestaggio di una ragazzina di quattordici anni all’arresto per minacce in un bar di Saint-Vincent. “Quale futuro intendiamo costruire per le nostre comunità, quale avvenire prospettare ai nostri giovani?” si domandano i consiglieri comunali.

Durante la seduta verranno trattati temi riguardanti ordine pubblico, vandalismo, bullismo e sanità, ma anche il progressivo spopolamento dei comuni, ad oggi fra i più popolosi della media valle, e la riduzione dell’offerta scolastica e formativa. “Argomenti che – spiegano i consiglieri di minoranza – richiedono un’azione congiunta da parte di entrambe le amministrazioni”.

La perdita in dieci anni di 785 abitanti, nelle aree dell’Unité Mont Cervin, deve essere un campanello di allarme. Al sensibile calo demografico, si aggiunge poi l’impoverimento scolastico, iniziato con lo smantellamento di Villa Panorama, nell’omonima località di Châtillon, e seguito dalla decisione di chiudere la sede dell’ex IPR a Saint-Vincent. “Senza dimenticare – aggiungono le minoranze – la scelta di realizzare un nuovo convitto a Verrès, nonostante la storica presenza del Gervasone di Châtillon”.

Data la prossimità dei due territori e la progressiva collaborazione sviluppata negli anni, i consiglieri di minoranza dichiarano “auspichiamo che un dibattito allargato possa consentire l’individuazione di strategie ed azioni comuni, più efficaci delle singole iniziative”. Da qui la richiesta di una seduta consiliare congiunta nella speranza di trovare, coinvolgendo tutti gli attori del tessuto sociale e culturale, soluzioni mirate ed efficaci.

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