Al via la campagna di contrasto al binge drinking, il SerD: “Abbiamo in carico 129 giovani sotto i 24 anni”

"Alcol zero, vita mille" prevede una serie di iniziative educative, eventi e attività di comunicazione per informare e sensibilizzare i giovani sui rischi associati al consumo eccessivo di alcol in breve tempo.
Campagna contrasto binge drinking
Sanità

Il SerD, il Servizio per le Dipendenze dell’Azienda USL Valle d’Aosta, ha in carico “55 pazienti 0-19 anni, che salgono a 129 nella fascia 0-24 anni”. Lo ha detto il direttore Gerardo Di Carlo durante la presentazione della campagna di sensibilizzazione contro il binge drinking tra i giovaniAlcol zero, vita mille”, in collaborazione con l’Assessorato regionale alla Sanità, parte del progetto “Contrasto al binge drinking: interventi a favore dei giovani vulnerabili”.

La campagna ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare i giovani sui rischi associati al consumo eccessivo di alcol in breve tempo, fenomeno conosciuto come binge drinking, ossia l’abbuffata alcolica. Attraverso una serie di iniziative educative, eventi e attività di comunicazione, si punta a ridurre l’incidenza di comportamenti pericolosi legati all’alcol, anche contrastando le fake news radicate nella comunità, promuovendo uno stile di vita sano e responsabile.

Campagna contrasto binge drinking
Campagna contrasto binge drinking

“L’educazione e la prevenzione sono fondamentali per proteggere le future generazioni”, dice l’Assessore alla Sanità, Carlo Marzi. “Siamo orgogliosi di sostenere questa iniziativa che rappresenta un passo importante verso una comunità più sana e consapevole. La campagna ‘Alcol zero, vita mille’ rappresenta un impegno concreto e condiviso tra istituzioni, scuole e comunità per la tutela della salute dei giovani. Senza dimenticare che la partecipazione attiva e il sostegno della cittadinanza sono cruciali per il far arrivare il messaggio a tutti”.

“L’abuso episodico e massiccio di alcol è un problema che può avere conseguenze gravi sulla salute, sulla vita di relazione e sul futuro dei ragazzi e delle ragazze”, dice ancora Di Carlo. “Si tratta tra l’altro di un argomento su cui sono diffuse molte fake news che tendono a giustificare questa pratica. Non abbiamo uno specifico record per il binge drinking (non è una categoria diagnostica) ma la stragrande maggioranza di loro lo pratica abitualmente. La campagna è stata pensata per fornire in modo immediato e accattivante informazioni importanti per aiutare a fare scelte consapevoli e a comprendere i rischi associati al binge drinking”.

La campagna, alla quale è anche stata associata una challenge nelle scuole Medie e Superiori (conclusa a maggio), è stata realizzata attraverso la produzione di una linea grafica declinata in affissioni nella città di Aosta, totem, dépliant e locandine da distribuire ai Medici di assistenze primaria, Pediatri, consultori famigliari su tutto il territorio valdostano, e negli esercizi commerciali, in accordo con Confcommercio VdA.

Sono stati preparati anche dei video esplicativi che saranno diffusi sui social media e sul sito dell’Azienda USL, per raggiungere il maggior numero di giovani possibile.

Nell’ambito del progetto “Contrasto al binge drinking: interventi a favore dei giovani vulnerabili” il SerD ha portato avanti anche altre azioni:

  • una formazione specifica rivolta agli operatori sanitari del pronto soccorso del CUS e Psichiatria (hanno aderito 58 operatori);
  • la redazione e validazione del protocollo di collaborazione tra Pronto Soccorso e Ser.D, attraverso la strutturazione di un codice dedicato che faciliti la registrazione e la rilevazione dei casi. Il documento prevede un percorso clinico di valutazione e presa in carico dei giovani (11-26 anni) che accedono al Pronto Soccorso per abuso alcolico (binge drinking) o sostanze stupefacenti e la Valle d’Aosta è la prima Regione italiana ad adottare un protocollo di intercettazione precoce di minori e giovani adulti con abuso alcolico che accedono ai servizi di urgenza con un codice ad esso dedicato;
  • la creazione di un percorso di aggancio e presa in carico precoci dei giovani vulnerabili e consumatori a rischio mediante la costituzione di un’équipe dedicata con varie figure professionali per una presa in carico multiprofessionale. L’équipe è composta in particolar modo dal Medico Psichiatra, l’Assistente Sociale, l’Educatore, l’Infermiere e 3 Psicoterapeuti dedicati alla presa in carico rispettivamente dei giovani, dei loro famigliari ed all’esecuzione testistica. E’ stata inoltre attivata la convenzione con Alcolisti Anonimi;
  • per quanto riguarda la promozione della montagna terapia e di altre attività outdoor per una diversa qualificazione del tempo libero e della socialità da parte dei giovani e dei giovanissimi sono state svolte svariate attività, tra le quali il progetto “Re-attivi” e “Sotto il cielo azzurro”. In particolar modo sono state svolte delle escursioni in montagna in associazione con la UISP, un volo in mongolfiera (5 pazienti e 3 operatori del SerD) per incentivare le attività adrenaliniche sane, uscite sul territorio: Skyway (13 pazienti e 4 operatori); Terme di Prè Saint Didier (7 pazienti e 3 operatori); Forte di Bard (2 pazienti e 2 operatori); in programma per il 26 e 27 giugno 2024 con pernottamento all’Ostello di Saint Barthélemy visita serale all’Osservatorio Astronomico
  • uscite di sensibilizzazione sul territorio svolte il 02/06/24 a Sarre per l’evento Color Run e a Doues alla 24 Ore di calcio a 6.

8 risposte

  1. Credo ci sia molta ignoranza sull’argomento…
    Il problema è l’Abuso di alcol, non il suo consumo…
    E sono davvero contenta che vengano spesi soldi pubblici per sensibilizzare i giovani su problemi che molte volte vengono taciuti o messi in secondo piano…
    Bravi!

  2. Vi sfugge che il bar è un’attività più che lecita. E’ l’abuso da parte dei clienti che è un problema. E’ un po’ dare la colpa dell’obesità alla Ferrero. Il problema è coloro che passano le serate in giro per bar, non chi ha un bar è offre aperitivo, snack con accompagnamento musicale a 8 euro . Non è che se non ci sono attività gradite l’unica alternativa è ubriacarsi…

  3. Oh bene! Piagnucolare sul latte versato e la specialità della Valle d Aosta. Svegliarsi prima no? Proponete solo musica e serate per rispondere agli sfigati che dicono che non ci sono attività per o giovani. Poi li volete recuperare. Scemo chi vi ascolta

  4. Oh già! Forse bisognerebbe ragionare prima e smettere di autorizzare aperture di bar e locali che vendono alcool

  5. Basterebbe finirla con locali che propongono alcool e aperitivi ogni sera. Basterebbe chiudere i bar alle 20 e impedire la vendita di alcool dopo tale ora

  6. Bravi e coerenti! Da un lato tutti i bar con djset per fare bere i giovani, dalla altro spendete soldi pubblici per dissuaderli dagli stessi comportamenti che prima avete incentivato. Complimenti!

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