Dopo un giugno inaspettatamente positivo, luglio conferma le sensazioni degli operatori con un calo di arrivi di quasi il 7% e di presenze del 5% circa. A influire sul risultato è sicuramente il mese di stop di Cogne, a seguito dell’alluvione del 29 giugno scorso. La località è ripartita il 27 luglio scorso con la riapertura della strada regionale. Anche Cervinia ha avuto alcuni giorni di stand by della stagione turistica, con cittadini e operatori impegnati a ripulire il centro della località invaso dal fango.
Le notizie sui danni del maltempo hanno però influenzato sulle prenotazioni anche di altri comprensori. Quasi tutti registrano segni negativi, ad eccezione di Aosta e dintorni che vede un aumento dell’11,84% di presenze di italiani (57778) e del 48,62% (48396) di stranieri. Quest’ultimi, come già a giugno, hanno salvato o comunque hanno fatto rimanere a galla il mese di luglio. Le presenze dei nostri connazionali sono state 387.594, in calo del 10,84% rispetto al 2023, quelle di stranieri 206.490 in aumento dell’8,37%.
Salvo nel Gran Paradiso (Nda Cogne è stata ferma quasi un mese), nel Cervino e nel Gran San Bernardo, in tutti gli altri comprensori le presenze di turisti stranieri hanno registrato nel mese di luglio una crescita. Dopo gli alberghi a 3 o 4 stelle (67766 presenze), gli stranieri hanno affollato i campeggi (45.732 presenze), i rifugi alpini (25915) ma anche gli alloggi ad uso turistico (20247). In queste strutture, da poco conteggiate nelle statistiche regionali, sono state maggiori nel mese di luglio le presenze di italiani (26636). Guardando alle provenienze si conferma l’amore per la nostra regione da parte dei cugini francesi (41514 presenze +7,28%), seguiti dagli olandesi (27200 +4,93%) e dai tedeschi (17678 +18,30%). Positiva la presenza anche di americani (12746 +3,35%). In calo invece i cugini svizzeri (16393 presenze -14,45%).