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Il Messager Valdôtain 2025 è ora in edicola

Lo storico almanacco, nato come raccolta di ricordi e tradizioni, continua a rinnovarsi, offrendo ogni anno approfondimenti e riflessioni che intrecciano passato, presente e futuro della comunità valdostana.
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Il Messager Valdôtain, giunto alla sua 114ª edizione, torna puntuale nelle edicole oggi, sabato 7 dicembre, confermandosi un pilastro della cultura e della memoria collettiva della Valle d’Aosta. Questo storico almanacco, nato come raccolta di ricordi e tradizioni, continua a rinnovarsi, offrendo ogni anno approfondimenti e riflessioni che intrecciano passato, presente e futuro della comunità valdostana.

L’almanacco, edito dalla Tipografia valdostana, ospita rubriche consolidate, come Quelques Nouvelles di Joseph-Gabriel Rivolin, che ripercorre gli eventi di cento anni fa, o i contributi di Piergiorgio Thiébat dedicati alla storia della casa Savoia. A queste si affiancano rubriche più recenti, tra cui i ritratti di preti eterodossi di Ivano Reboulaz e gli approfondimenti di cronaca nera curati da Enrico Martinet. Non manca una finestra sulla storia degli organi valdostani, raccontata da Davide Benetti, o sulla storia dell’annessionismo, con i ritratti di Alessandro Celi.

Quest’anno, in occasione dell’80° anniversario dell’autonomia valdostana, il Messager Valdôtain propone quattro articoli inediti, firmati da Andrea Désandré, Erik Rosset, Roberto Nicco ed Elio Riccarand. Attraverso analisi innovative e prospettive poco esplorate, questi contributi indagano temi cruciali, come l’ingerenza inglese nella Resistenza e nelle vicende autonomistiche, o il linguaggio utilizzato nello Statuto della Regione.

Non mancano gli omaggi a figure importanti per la storia culturale e sociale valdostana, come lo storico Andrée Zanotto, il pittore Lucio Bulgarelli e il celebre alpinista Marco Gal, celebrati rispettivamente da Joseph Perrin, Marco Jaccond e Marco Zoppelli. Pagina dopo pagina, l’almanacco si rivela un luogo di memoria e racconto, con articoli che ricordano anche personalità recentemente scomparse, come Denis Trento e Renato Barbagallo.

Anche la sezione sportiva si conferma un punto di riferimento, con approfondimenti dedicati agli sport di montagna, curati da Davide Pellegrino e Matteo Giglio, e alle tradizionali Batailles des Reines, a firma di Ezio Bérard. La cronaca dell’anno appena trascorso raccoglie invece i momenti più significativi delle comunità valdostane, mentre una nuova agenda è dedicata alle ricchezze archeologiche della Valle, inaugurando un focus sull’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans.

Un’altra novità riguarda il calendario, che quest’anno rende omaggio a Marco Camandona, celebrando con una raccolta di scatti fotografici le sue imprese sugli 8.000 metri.

Con articoli che spaziano dalla cultura alla storia, dalla cronaca alla memoria, il Messager Valdôtain 2025 si conferma un’opera preziosa per riscoprire le radici e riflettere sul futuro della Valle d’Aosta. Disponibile dal 7 dicembre in edicola, è un regalo perfetto per chi vuole celebrare l’identità e le tradizioni di questa terra.

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