Il valdostano Christian Betti, ha concluso il campionato italiano Legend Cars 2025 conquistando il terzo posto assoluto nella classifica generale.
Un piazzamento che rappresenta un salto in avanti importante dopo l’ottavo posto ottenuto nel 2024. “Valuto questa stagione più che positiva” ha commentato Betti. “Ad inizio anno mi ero prefissato di entrare nei primi cinque assoluti ed aver chiuso la stagione sul podio è un risultato che è andato ben oltre le mie aspettative iniziali”.
La svolta decisiva del 2025 è stato il passaggio alla struttura Bruni Guns Reparto Corse, dopo aver corso la stagione 2024 da privato. Il reparto corse ha preso in carico gestione, preparazione e assistenza della sua macchina Legend. “La chiave principale, secondo me, è stata proprio questa, l’unione delle mie forze con quelle della squadra”.
Il percorso non è stato sempre lineare. Dopo alcune tappe complicate nella messa a punto, a Monza un incidente pesante in gara ha distrutto la vettura. “È stato un momento difficile, ma grazie al team e ai miei sponsor abbiamo ricostruito tutto da zero. Al primo test dopo il restauro ho capito che la macchina era finalmente quella giusta”
La conferma è arrivata nelle ultime gare tra Vallelunga e Misano, con un terzo posto e più quarti posti che hanno consolidato il piazzamento finale.
“Ho potuto fare più test, lavorare con un ingegnere di pista, imparare la gestione gomme e conoscere meglio i circuiti. Inoltre, potermi concentrare solo sulla guida e non più sulla logistica mi ha permesso di risparmiare energie fisiche e mentali”.
Il rapporto con i compagni di squadra, tra cui il campione italiano 2024 Alessandro Bollini, ha accelerato la crescita: “Quando hai qualcuno che ti mostra dove puoi migliorare, si apre un mondo. Questo mi permetterà di costruire un 2026 migliore e puntare ancora più in alto”
L’intenzione di Christian è quella di proseguire con la stessa squadra corse anche nella prossima stagione, se il budget lo permetterà. “Vorrei continuare con Bruni Guns anche nel 2026. La macchina rimane la mia, ma il team la svilupperà per poter raggiungere risultati ancora migliori”.
I ringraziamenti per i risultati ottenuti Betti li rivolge a chi gli è stato vicino. “Devo ringraziare la mia squadra, con cui si è creato un rapporto di amicizia e stima sincero oltre che professionale, tanto da frequentarci anche fuori dai circuiti. Ringrazio mio papà, sempre presente, i miei amici che hanno fatto migliaia di chilometri per supportarmi e tutti i miei sponsor senza i quali nulla di quello che ho fatto sarebbe stato possibile”.
Con alle spalle il terzo posto e la solida base costruita nel 2025, il sogno di Christian corre ora verso la nuova stagione,
Christian Betti, un pilota valdostano in gara nel Campionato Italiano Legend Cars
23 febbraio 2025 di Nicole Jocollé
Da alcuni anni, in Italia si disputa il campionato delle Legend Cars, una competizione che vede protagoniste automobili dal design retrò con forma e stile di guida del tutto particolari. Nate nella Carolina del Nord nel 1992, le Legend Cars sono riproduzioni in scala 5/8 delle automobili americane degli anni 30’ e 40’ e rispetto alle classiche auto da corsa, risultano più economiche, compatte e leggere, ma grazie alle loro prestazioni vengono apprezzate da diversi piloti. Tra loro c’è Christian Betti, valdostano classe 1998, che nell’ultimo campionato italiano si è portato a casa l’ottavo posto assoluto su un totale di 65 iscritti.
Il campionato accoglie piloti di età compresa tra i 18 e i 50 anni, con quest’ultimi classificati come “Gentleman Driver”, offrendo loro la possibilità di sfidarsi su alcuni dei circuiti più celebri d’Italia, tra cui Mugello, Misano e Vallelunga. “E’ un campionato molto completo. L’auto richiede una guida particolare, è una via di mezzo tra una macchina e un go-kart, ed è molto difficile trovare il giusto limite, ma per rapporto costo-divertemento-prestazioni, non ha eguali in Italia”, racconta Christian.
L’amore di Christian per le corse automobilistiche è nato quando era ancora bambino, grazie al papà Andrea Betti, campione italiano di Rally nel 1980. “La passione per le auto è una malattia contagiosa che ho contratto in famiglia”, scherza. “È stato mio papà ad avvicinarmi alle corse che, come mio fratello, è stato un pilota. Guardavamo insieme Schumacher in Tv e a 6 anni, mi ha portato per la prima volta alla pista di Go-Kart di Pontey. Penso che tutto sia iniziato lì”.
Da allora Christian ha continuano a coltivare la sua passione, partecipando a qualche gara di Kart, ma scontrandosi con il costo elevato del motorsport. “Per correre servono tantissimi soldi, anche nelle categorie più alte. Non ti svegli una mattina, decidi di entrare in questo mondo e inizi. Se non hai dietro famigliari o sponsor che ti sostengono, non riesci a partire”, spiega. “A 17 anni avevo fatto già fatto qualche gara nei kart, ma per una questione economica ho capito che non ce l’avrei fatta a diventare un pilota di Formula 1. Volevo comunque portare avanti la mia passione, così mi sono avvicinato al mondo della Legend Cars e ho iniziato a lavorare per mettere da parte i soldi necessari”. Christian ha vissuto in Valle d’Aosta fino all’età di 7 anni, poi si è trasferito all’estero e ora vive a Milano dove si divide tra il lavoro – di professione è un videomaker – e le corse. “Non riavrai mai i soldi che spendi, questo vale nella nostra categoria come in tutte le altre. Tutti noi ‘buttiamo dei soldi’, ma lo facciamo per passione”.

La preparazione per il campionato inizia durante l’inverno, mentre le gare si svolgono tra marzo e novembre. Ogni stagione comprende sette weekend di competizione, con tre gare da 20 minuti ciascuna, oltre a un turno di prove libere, per un totale di 21 gare all’anno. L’allenamento per le corse è sia fisico che mentale: “Da fuori può sembrare semplice, ma non lo è per niente. Durante quei 20 minuti, la concentrazione deve essere massima: se una curva va affrontata a 150km/h devi farla a quella velocità, perché a 149 sei lento e a 151 rischi di finire contro il muro”.
Per affrontare le sollecitazioni della guida, Christian si concentra soprattutto sul rafforzamento della parte superiore del corpo, con particolare attenzione a braccia e collo. “Le Legend Cars pesano poco più di 450kg e raggiungono i 200km/h, e su quelle ‘scatolette’ la velocità la senti bene”. Oltre alla preparazione del pilota, c’è anche quella della macchina che in uno sport come quello delle corse automobilistiche è fondamentale. “Il mezzo che guidi è più importante della bravura del pilota”, ammette Christian. “Lo scorso anno la macchina l’abbiamo preparata io e mio papà, mentre per il prossimo campionato sono riuscito ad affidare la macchina al team che ha sistemato l’auto vincitrice del 2024. Il team lavorerà sulle regolazioni dell’assetto in base ai diversi circuiti”.
Christian sarà al via anche del prossimo campionato, che partirà al Mugello nel weekend del 28-30 marzo 2025. Il suo obiettivo è di migliorare la posizione in classifica e puntare al titolo: “prima il mio sogno era riuscire a partecipare al campionato, ora è riuscire a vincerlo”.








