Aiace a macchia d’olio, i film per famiglie a luglio e agosto

Tra luglio e agosto, la rassegna cinematografica torna in Valle d’Aosta portando sul grande schermo una selezione di film per famiglie da vedere sotto le stelle.
Babe Maialino coraggioso
Incontri ravvicinati con AIACE

Tra luglio e agosto torna la rassegna “Aiace a macchia d’olio”, l’appuntamento estivo con il cinema all’aperto che farà tappa in sedici comuni valdostani. Tutte le proiezioni sono gratuite e avranno inizio alle 21.

CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT di Robert Zemeckis  (USA, 1988)

Giovedì 10 luglio, Scuola del capoluogo di Charvensod, 21.00 – Mercoledì 20 agosto, Area sportiva di Antey-Saint-André, 21.00

Alcuni film segnano un’epoca, altri la reinventano. “Chi ha incastrato Roger Rabbit” ha fatto entrambe le cose. Un esperimento audace e tecnicamente rivoluzionario che ha mantenuto intatto nel tempo tutto il suo fascino irriverente. Robert Zemeckis, reduce da “Ritorno al futuro”, decide di girare un noir ambientato in un mondo dove esseri umani e cartoni animati convivono.

Nel cuore di una Los Angeles anni ’40 il coniglio Roger Rabbit viene accusato di omicidio. Per provare la sua innocenza, si affida al detective Eddie Valiant, uomo disilluso e tormentato dal passato. Tra inseguimenti rocamboleschi, gag esplosive e un tuffo nei meccanismi dell’industria dello spettacolo, spuntano figure memorabili come la sensuale e ambigua Jessica Rabbit, icona indimenticabile del film, e lo spietato Giudice Morton, villain che ha segnato l’infanzia di più di una generazione.

Il film è una dichiarazione d’amore al cinema. C’è il noir di Chandler e Hammett, ci sono i cartoni della Warner e della Disney (insieme, nello stesso fotogramma, cosa mai successa prima e mai più successa dopo), c’è la comicità fisica del muto e quella verbale del vaudeville. Un piccolo miracolo di equilibrio tra ironia, nostalgia e innovazione, che continua a incantare generazioni diverse con la stessa, identica magia.

IN VIAGGIO CON PIPPO di Kevin Lima (USA, 1995)

Martedì 15 luglio, Area Verde di Arvier, 21.00 – Sabato 20 luglio, Sala manifestazioni Arly di La Thuile, 16.30

In viaggio con Pippo
In viaggio con Pippo

Il segreto dei film d’animazione riusciti e in grado di reggere il peso del tempo è la loro stratificazione. Ossia sono film che amiamo da bambini, ricordiamo con piacere da grandi ma, soprattutto – ed è in questo che sta la differenza sostanziale – rivedendoli da adulti, magari insieme ai nostri figli, li capiamo molto più a fondo di quanto avremmo mai potuto fare la prima volta. Ecco cosa ha reso “In viaggio con Pippo” un film che potremmo definire di culto senza cadere nell’abuso del termine: diretto da Kevin Lima nel 1995, è tornato di recente in auge prima con un falso documentario presente nella serie “Atlanta” e poi, qualche mese fa, in un documentario vero, “Not Just a Goof”, che ne racconta la complicata vicenda realizzativa, ma soprattutto l’eredità che il film ha lasciato lungo 30 anni.

Perché nel raccontare un viaggio rocambolesco tra Pippo e suo figlio Max, adolescente che non sopporta molto il papà goffo, che non riesce davvero a supplire alla mancanza della mamma, il film mette in scena una buffa avventura sentimentale, in cui i disastri del papà si combinano con gli imbarazzi dell’adolescenza, ma soprattutto descrive di qualcosa che il cinema – specie molti anni fa – ha spesso trascurato, ossia la difficoltà emotiva di essere padre, di confrontarsi con una creatura che non vede l’ora di ribellarsi, lasciarti, con cui creare un legame che è tutto mentale, emotivo e psichico e che comunque non sarà mai “naturale” come quello materno. Semplice e a suo modo impeccabile. Ma anche un discreto pugno in pancia, se si hanno figli.

A BUG’S LIFE – MEGAMINIMONDO di John Lasseter e Andrew Stanton

(USA, 1998)

Mercoledì 23 luglio, Centro sportivo comunale di Gignod, 21.00

Flick è una formica fuori dagli schemi, un inventore geniale e un po’ maldestro, che vive in una colonia sotto il giogo delle temute cavallette. Quando, per un suo errore, rovina il raccolto destinato proprio a loro, si trova a dover salvare il formicaio. Parte così per un’avventura rocambolesca, ingaggiando per errore una banda di insetti da circo — un bruco, una coccinella, due porcellini di terra, una vedova nera, uno scarabeo rinoceronte, un insetto stecco, una mantide religiosa e una falena zingara — convinto che siano guerrieri temibili.

Quando la verità viene a galla, è già tardi per tornare indietro. Eppure, proprio dall’unione di questa strampalata squadra e della colonia nascerà la forza per la ribellione. Un brillante aggiornamento Pixar della favola “La cicala e la formica” di Esopo che celebra la creatività come scintilla che rompe le regole, invita a pensare fuori dagli schemi e ricorda che la diversità può essere una delle chiavi più rivoluzionarie per cambiare le cose.

BABE MAIALINO CORAGGIOSO di Chris Noonan  (Regno Unito, 1995)

Martedì 29 luglio, Area verde di Arvier, 21.00 – Sabato 2 agosto, Area sportiva di Antey-Saint-André (Proiezione anticipata dalle attività con Terra Terra alle 16.00)

Può un maialino sfuggire al proprio destino e diventare un perfetto maialino da pastore? Trent’anni fa, “Babe – Maialino coraggioso” ci ha mostrato che sì, è possibile. Tratto dal romanzo di Dick King-Smith, il film racconta la storia del piccolo Babe che, dopo aver perso la sua famiglia, viene vinto in una fiera dal signor Hogget (James Cromwell). Se per la moglie l’animale è solo un succulento pranzo di Natale, l’uomo intravede in lui qualcosa di speciale: una sorprendente capacità di radunare le pecore.

Contro ogni aspettativa, decide così di iscriverlo alla competizione regionale per cani da pastore. Con animali parlanti, emozioni sincere e un ribaltamento dei ruoli tradizionali, “Babe” è molto più di un film per bambini: è una riflessione profonda sull’identità, sull’importanza di credere in sé stessi e sul potere della fiducia. Un maiale non è mai solo un maiale. Così come nessuno di noi è mai solo ciò che sembra. Premio Oscar per i migliori effetti visivi.

SHREK di  Andrew Adamson e Vicky Jenson (USA, 2001)

Sabato 16 agosto, prato del Castello di Cly di Saint-Denis, 21.00

Una principessa da salvare, un orco spaventoso, un drago che sputa fuoco. Questi sono alcuni degli elementi delle fiabe a cui, a partire da Biancaneve del 1937 in poi, i lungometraggi d’animazione per famiglie ci hanno abituato. Shrek, però, offre qualcosa di più e, sia per la tecnica digitale che per l’originalità narrativa, diventa uno dei film apripista per un nuovo modo di raccontare ai bambini storie in animazione. Questo proprio perché Shrek non si rivolge solo a loro,  ma con uno sviluppo stratificato è capace di intrattenere e divertire anche un pubblico adulto. È iconica, ad esempio, la scena in cui la principessa Fiona lotta contro Robin Hood e la sua banda in un perfetto bullet time, citando quindi Matrix.

Nel film, i ruoli narrativi classici vengono rivisitati lontano dagli stereotipi: gli orchi possono essere gentili, i draghi possono rivelarsi draghesse in cerca d’amore e i principi dei narcisisti… E, a completare tutto questo, c’è una colonna sonora molto pop, con brani celebri come Hallelujah e I’m a Believer.

CORALINE E LA PORTA MAGICA di di Henry Selick (USA, 2009)

Martedì 26 agosto, Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto di Saint-Vincent

Coraline e la porta magica è un film d’animazione dark fantasy diretto da Henry Selick e tratto dal romanzo di Neil Gaiman. La storia segue Coraline, una ragazzina che si trasferisce con i genitori in un vecchio palazzo dell’Oregon. Qui scopre una misteriosa porticina nel muro del soggiorno, che conduce a un mondo parallelo, all’apparenza perfetto, più colorato e accogliente del suo. Ma presto Coraline capisce che dietro quell’illusione si nasconde qualcosa di molto più inquietante.

Un film che non è affatto una classica animazione: grazie alle sue atmosfere cupe e disturbanti, all’animazione straordinaria e alla tecnica dello stop-motion che lo rende visivamente affascinante e quasi realistico, riesce a catturare subito l’attenzione dello spettatore. Il messaggio che vuole trasmettere è chiaro: imparare ad apprezzare ciò che si ha, senza lasciarsi ingannare dalle apparenze.

UP di Pete Docter e Bobe Peterson (USA, 2009)

Sabato 29 agosto, Parcheggio della Croix-Noire a Saint-Christophe, 21.00 

Molte persone sognano di viaggiare in diversi paesi del mondo per motivi diversi: cultura, cibo, storia, o semplicemente per arricchirsi interiormente. Carl, un anziano venditore di palloncini, sogna di raggiungere le Cascate del Paradiso portando con sé la sua umile casa e la sua amata compagna di vita, Ellie. Quando però Ellie muore, Carl si chiude in sé stesso, diventando freddo e distaccato dal mondo.

A causa di lavori nei dintorni della sua abitazione, Carl è costretto a vendere la casa, ma armato di astuzia e di centinaia di palloncini, riesce a farla volare verso le Cascate del Paradiso, determinato a mantenere la promessa fatta alla sua amata. Inaspettatamente, con lui parte anche Russell, un bambino esploratore con una missione tutta sua: aiutare un anziano e conquistare la spilla mancante per diventare esploratore della natura selvaggia. Carl e Russell affronteranno molte sfide, tra cui salvare un enorme uccello selvatico, che chiameranno Kevin, dall’essere catturato da un temibile esploratore e cacciatore sull’orlo del fallimento. Up è un film d’animazione che si distingue per la dolcissima malinconia del suo protagonista e ci insegna il valore profondo dei rapporti umani, anche quando sembrano persi. Ironia, originalità e una scrittura impeccabile si fondono in questa pellicola, rendendola una delle più significative degli ultimi anni.

L’intero programma della rassegna è disponibile qui: https://www.aiacevda.it/aiace-a-macchia-dolio-4-edizione/

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